La Gazzetta dello Sport

Nonna Ida, gioia e commozione: «Ma allora sei famoso... »

- di Matteo Dalla Vite BOLOGNA

Dopo la partita mi sono commosso anche io... Perché mia nonna era felice come me

R.Orsolini sull’incontro

Ida

Nonna di Orsolini

Riccardo, bello: la cosa importante è che tu non ti sia fatto male, stai bene? Sei sicuro?

«Epoi mi sono commosso anch’io… Perché lei era felice e io pure». Riccardo Orsolini e Nonna... Orsa: si chiama Ida, ha 84 anni, si è commossa e ha commosso lui prima di tutto e poi il web e chi, in diretta, ha visto tutto dopo Bologna-Udinese al Dall’Ara, le chiacchier­e, l’abbraccio, la mano nella mano. Orso confida agli amici quel che ha provato a portare la propria nonna, la mamma della sua mamma, a vedere il suo “ufficio”, il suo teatro. Un abbraccio, due, tre, lui che si asciuga gli occhi, lei pure: momenti straordina­ri. Era la prima volta che nonna Ida andava a vedere il suo “nipotino” giocare nel Bologna e a Bologna: era successo in passato con l’Under 21, all’Europeo, ma quella di domenica pomeriggio è stata una Prima. Che ha commosso l’ala che in questa stagione ha già realizzato 10 gol e che contro i friulani ci teneva a giocare subito perché giocare è meglio ed era per la nonna: è entrato nella ripresa, col boato dello stadio, Ida l’ha visto 51’ e fra le cose che gli ha detto alla fine, quando poi Riccardo si è fermato per firmare autografi e fare selfie, c’è «ma allora sei famoso, bello che sei: l’importante è che tu non ti sia fatto male, stai bene…?». E Orso si è fatto una risata. E poi gli è scesa anche una lacrima. Come a Ida.

Tranquilla... Nonna Ida – dopo le emozioni bolognesi - domenica sera è rientrata, con gli altri parenti presenti alla partita, a Rotella in provincia di Ascoli Piceno: vive lì, da sempre, piccolo luogo ma di grandi anime, luogo in cui Riccardo è cresciuto. E ha visto tutta la giornata del Dall’Ara col cuore pieno di gioia. La scena della visita sul campo è diventata virale ieri sul nostro sito e sui social, momento tenerissim­o nato due mesi fa quando tutta la famiglia ha deciso che contro l’Udinese Ida sarebbe andata. Il bello è che nonna Ida non si aspettava di scendere sul campo dopo la gara. A un certo punto Orso e la sua famiglia hanno deciso di farle una sorpresa: portarla a vedere lo stadio intero da sotto, dal prato. Ida è rimasta stupita e sorpresa. «Dove andiamo?». «Vieni nonna, vieni con me». E le scale, e il cancellone che si apre e Orsolini che fa vedere lo stadio svuotato ma abbraccian­te. «Non ti sei fatto male vero?» ripete Ida, perché Orso ha spesso raccontato che quando riesce a tornare a casa ha sempre botte di qua e di là sul corpo, lividi, piccoli grandi acciacchi eccetera eccetera. «No nonna, tranquilla, non mi sono infortunat­o» ha detto l’ala di Thiago Motta.

Mano nella mano I due hanno parlottato col sorriso allegato, mano nella mano, Riccardo le ha spiegato ogni cosa e poi si è asciugato gli occhi per un momento che resta; e così Ida che ha fatto un sorriso di gioia e tenerezza davanti a chi era rimasto sulle tribune a vedere una scena dolcissima. Poi gli abbracci, conseguenz­a dei sentimenti che vengono spontanei dopo aver chiacchier­ato dentro una scena inedita: ed era inedita anche per Ida che ha vissuto una giornata bella, piena. Finita la visita-guidata, Orso è rientrato, è andato a fare la doccia in fretta e furia, ha salutato i compagni coi quali si è rivisto ieri (il Bologna giocherà venerdì a Torino contro la squadra di Juric) e appena uscito prima di tutto ha voluto fare una foto-ricordo del momento con dietro il futuro Dall’Ara: nonna Orsa ha sorriso e con tutti i famigliari è tornata a casa felice. La verità è che Orso era (è) se possibile più felice di Ida. Altro che Europa: la nonna è il mondo.

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In famiglia Riccardo Orsolini, 27 anni, con la nonna Ida al Dall’Ara

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