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CAGLIARI AVANTI VERONA COL JOLLY SASSUOLO NEI GUAI La salvezza è certa a quota 39, ma ci sono tanti scontri diretti e basteranno meno punti
La situazione Il Verona è in vantaggio negli scontri diretti con tutti, a parte il Sassuolo
Sei squadre per quattro posti: quelli che garantiscono la Serie A. La Salernitana è già retrocessa, il Lecce è virtualmente salvo, ballano Cagliari, Verona, Empoli, Frosinone,
Udinese e Sassuolo. La matematica lascia ancora aperta ogni porta e dà anche un’indicazione interessante: ci si salva di sicuro con 39 punti (perché la terzultima - qualunque essa sia - al massimo può arrivare a 38 assegnando alle sei in lotta per la A la vittoria in tutte le partite contro avversari non impegnati in questa volata e considerando tutte le 2.187 possibili combinazioni negli scontri diretti ancora da disputare). Quindi è probabile che ne possano bastare due o tre di meno.
Cagliari Il fattore campo arma decisiva
La scoppola di Marassi sorprende nelle dimensioni, ma arriva dopo una buona striscia di risultati. Ranieri si affida al fattore campo: battere il Lecce domenica può chiudere il discorso. Il
Milan, quasi sicuro del secondo posto, non ha grandi obiettivi, mentre la Fiorentina all’ultimo turno potrebbe essere ancora alla ricerca della qualificazione europea o già concentrata sull’eventuale finale di Conference . Il Cagliari ha il vantaggio di dipendere da se stesso.
Verona Dagli scontri diretti un bel vantaggio
Il miracolo è già stato fatto quando Baroni ha compattato lo spogliatoio a fine gennaio proponendo una squadra con un’identità chiara e una grande voglia di lottare. Adesso bisogna raccogliere i frutti. Tre partite su quattro in casa (anche se contro Fiorentina, Toro e Inter) e la trasferta a Salerno: il calendario dà una mano. Ottimo il bilancio degli scontri diretti: in vantaggio con tutti, a parte il Sassuolo.
Empoli Poco continuo ma buoni picchi
Squadra di complicata decifrazione. Nelle ultime cinque giornate ha alternato sconfitte (3) e vittorie (2). Ha troppi limiti per poter essere continua, ma raggiunge anche imprevisti picchi di rendimento con i quali ottiene successi impronosticabili. Molto passa dagli scontri diretti con Frosinone e Udinese, ma soprattutto da quello che riuscirà a fare nell’area avversaria: con 26 gol, quello dell’Empoli è il peggior attacco del campionato a pari demerito con la Salernitana.
Frosinone Serve vincere in trasferta
Nessuna sconfitta nelle ultime cinque giornate: segnale di solidità anche se adesso serve vincere e non solo pareggiare. E’ l’unica squadra senza successi in trasferta, ma considerando che in Ciociaria arriverà l’Inter prima dell’Udinese è necessario che il bottino lontano da casa sia significativo. Forse la partita di Monza (37° turno) sarà determinante.
Udinese Finita in zona B senza accorgersene
All’improvviso il buio. E quindi il cambio di allenatore e la speranza che Fabio Cannavaro riesca a risollevare una squadra che non vince dall’11 marzo e prende sempre gol dal 18 febbraio. Dalla stella Samardzic arriva poca luce. L’Udinese si è trovata in mezzo alle sabbie mobili senza accorgersene e adesso non può sbagliare nulla. La sfida con il Napoli potrebbe invertire la tendenza: se si stacca sono guai.
Sassuolo Senza Berardi ci vuole un miracolo
Il cambio da Dionisi a Ballardini non è servito. La realtà è che con Berardi (17 giornate, 19 punti) il Sassuolo è una squadra, senza Berardi (17 giornate, 7 punti) un’altra. Nelle ultime partite è mancato completamente il carattere. Forse adesso che tutto sembra perduto, i giocatori riusciranno a dimenticare la paura e a dare il massimo. Magari non basterà, ma non si sa mai.