Aliassime è risorto E contro l’azzurro ha vinto 2 volte su 2
Toh, chi si rivede. Il talentuoso Felix nato lo stesso giorno (8 agosto) di Federer, un talento annunciato già a 14 anni che doveva diventare Alcaraz prima di Alcaraz e che a fine 2022 sembrava pronto a bussare alle porte del paradiso da numero 6 del mondo. E invece è Madrid AugerAliassime si è presentato da n.35 Atp (era 36 a inizio mese, la peggior classifica da cinque anni) e dopo un anno orribile, costellato da una marea di guai fisici (soprattutto al tendine della gamba destra) e da una pericolosa involuzione tecnica figlia ovviamente delle insicurezze mentali.
Lavoro Insomma, non sembrava lui l’uomo in grado di fermare l’arrembante Ruud di questo inizio di stagione sulla terra (successo a
Barcellona) e invece dopo sette vittorie di fila il norvegese si inchina al redivivo canadese, che ritrova come per incanto il servizio, gioca finalmente con i piedi dentro il campo e scende a rete addirittura 28 volte, spremendone 24 punti: «Una grande vittoria per me — ammette Felix — non solo quest’anno, ma nel complesso della mia carriera, sapevo che sarebbe stato l’incontro più duro della settimana per me, ma ho giocato un ottimo tennis». Sarà lui, dunque, a incrociare le lame con Sinner nei quarti, forte di due vittorie su due nei precedenti, però risalenti entrambe al 2022 (e una proprio negli ottavi a Madrid). Ma quello era un altro Jannik e questo sicuramente un AugerAliassime diverso, che però si sta ritrovando: «Ho semplicemente continuato a credere nel mio lavoro. È una maratona, questo sport, e a volte non va come vorresti. Ho subito alcune sconfitte importanti nelle ultime settimane, ma questa volta è andata come volevo. Mi sento come se colpissi molto meglio il rovescio, sto servendo bene, sono più incisivo con la seconda di servizio. Tutte le cose su cui ho lavorato stanno iniziando a tornare fuori». Ma ora arriva l’esame più duro.