La Gazzetta dello Sport

Carica dal centro Juric chiede i gol a Tameze e Ilic

Adrien è ancora a secco, Ivan ha segnato 2 reti. Il tecnico vuole di più dai due ex Verona per la corsa all’ottavo posto

- di Mario Pagliara

è un passato che si mette di mezzo tra le ragioni del cuore e il desiderio europeo. È il viaggio del campionato che riporta Ivan Ilic e Adrien Tameze al Bentegodi proprio adesso che la classifica racconta che il Toro è tornato in corsa per l’ottavo posto e l’Europa. Verona per loro vuol dire tante cose: ricordi, amicizie, il primo vero assaggio di una Serie A da protagonis­ti. Sotto l’Arena entrambi hanno poi incrociato il cammino con Ivan Juric, che li ha voluti tutti e due fortissima­mente al Toro e di cui entrambi sono diventati dei fedelissim­i. A Verona Ilic era ancora “il bambino”, Tameze invece già “il banchiere”. Soprannomi in parte superati dai tempi. Il presente dice che, domenica, ci sarà poco spazio per amarcord e sentimenti: perché proprio nella loro giornata particolar­e Juric chiede ai fedelissim­i il colpo degli ex.

C’In pista A tre giornate dalla fine del campionato, i granata si ritrovano di nuovo in corsa per l’Europa. L’andamento al piccolo trotto di Napoli e Fiorentina riposizion­a l’ottavo posto nel campo visivo del Toro. Il punto raccolto contro il Bologna è stato utile, ancora di più è stata significat­iva la prestazion­e offerta contro la squadra di Motta: dopo settimane, si è rivisto un Toro pimpante. Di questo spirito Juric avrà bisogno negli ultimi tre appuntamen­ti della stagione per tentare quel bottino grosso che aprirebbe a scenari europei che si erano allontanat­i fino a qualche settimana fa. Insomma, è ancora tutto possibile. Dipende dal Toro: è tornato in pista.

I gol Dipende dal Toro, ad esempio, riuscire a ritrovare la via del gol, conseguenz­a di una squadra che da mesi sta faticando troppo a creare occasioni e situazioni da gol. Zapata a parte, l’attacco e i meccanismi offensivi non hanno funzionato. Juric è reduce da quattro partite consecutiv­e di campionato nelle quali non è riuscito a segnare: una rifioritur­a in zona gol è indispensa­bile per dare gas alla rimonta. Se gli attaccanti non segnano, l’allenatore granata si aspetta un contributo sottoporta nel finale dai suoi centrocamp­isti. Lo ha detto in tutte le salse, lo ha raccontato più volte durante l’ultimo mese di campionato. «Mi mancano i gol dei miei centrocamp­isti», ha ripetuto dopo il Bologna. La palla passa nei piedi di Ilic e Tameze: due degli uomini simbolo della filosofia di calcio di questo allenatore. A loro si chiedono i gol degli ex.

Grande finale Tameze guarderà per la prima volta da avversario il Bentegodi, Ilic ha già vissuto questa esperienza un anno fa. Durante l’annata entrambi hanno avuto un rapporto a singhiozzo con il gol: Ilic ha segnato in campionato appena due reti, e tutti e due nel girone di andata. L’ultimo il 23 dicembre in casa contro l’Udinese. Tameze non è certo uno abituato a fare gol per profession­e (tanto è vero che nei tre anni di Verona aveva segnato 5 gol in 114 presenze), ma da entrambi Juric vuole un contributo in più. Il ragionamen­to vale soprattutt­o per Ilic, protagonis­ta di un’ottima prestazion­e contro il Bologna in coda a una stagione però grigia senza rispettare le attese. Il Toro immagina con loro un grande finale: questo è il momento di incidere per lasciare un’impronta e sognare fino all’ultimo minuto. Così darebbero all’annata tutto un altro sapore.

La chiave Ottima gara del serbo col Bologna, ma annata sotto tono. Adesso può lasciare il segno

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GETTY-LAPRESSE Domenica particolar­e Da sinistra Adrien Tameze, 30 anni, e Ivan Ilic, 23. Hanno giocato 3 anni a Verona dal 2020 al ‘23. Domenica tornano da ex

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