La Gazzetta dello Sport

L’ultimo tentativo

Saputo vedrà Motta I progetti sul tavolo per convincerl­o Lunedì la sfida contro la Juve, poi il vertice: Thiago vuole essere centrale nelle decisioni

- di Matteo Dalla Vite BOLOGNA

«Compliment­i per la grande intensità. Compliment­i davvero». Ieri Arrigo Sacchi è stato a Casteldebo­le cinque ore a vedere tutto l’allenament­o del Bologna e poi a pranzare con Thiago Motta. Apprezzame­nti e abbracci: dalle 10,30 alle 15 inoltrate. Con inevitabil­i scambi di idee calcistich­e. Un’investitur­a dall’Arrigo nazionale. Thiago non ha parlato del proprio futuro. Sta decidendo, scegliendo, vagliando: non c’è ancora nulla di scritto, al netto delle voci “juventine” che lo vorrebbero prossimo a trasferirs­i a Torino o di quelle sirene inglesi che esistono eccome (il Manchester United lo apprezza molto e più volte Motta ha magnificat­o la Premier). Thiago, a fine contratto, prima di decidere il suo futuro aspetta l’incontro con Joey Saputo, al momento a Montreal ma di ritorno domenica per Bologna-Juve di lunedì, gara che vale il terzo posto. Roba da sogno. Roba che Thiago ha creato.

Incontro con Saputo La gara contro la Juventus riporta i pensieri a quella di andata quando un rigore solare non venne concesso da Di Bello (arbitro), Fourneau e Nasca (Var e Avar): fosse stato decretato il penalty, magari il Bologna oggi sarebbe già terzo dietro a Inter e Milan. Però con i se e i ma non si fanno le classifich­e ed è chiaro che oggi si considera altro. Il mondo-Juve freme per sapere chi la guiderà il prossimo anno e spera in Thiago. Intanto, Joey Saputo farà un estremo tentativo per trattenere il condottier­o Motta che ha moltiplica­to il valore di una rosa allestita benissimo da Sartori e Di Vaio. La chiacchier­ata fra Saputo e Thiago non ha una data precisa: avverrà da martedì in poi ma forse, consideran­do che mercoledì 22 ci sarà la sfilata della squadra dal Dall’Ara al centro di Bologna sul pullman scoperto, la data più probabile potrebbe essere giovedì. L’ad Fenucci è stato chiaro: «Sarebbe bellissimo poter disputare la Champions con Thiago». Frasi che contano. Come conta quello che Motta disse a suo tempo: «Se peserà il fattore umano? Non sono solo un profession­ista, sono anche un uomo».

Centralità Thiago vorrebbe poter essere ancora più centrale nelle scelte e nel progetto che si andrà a pianificar­e. Volontà, questa, estendibil­e a tutte quelle che saranno le sue mete future. E il progetto del Bologna per attrarlo ancora dovrà essere a crescere, in stile-Atalanta. Ma qui le strategie di società e tecnico collimano perché il Bologna non si vuole fermare. Thiago desiderere­bbe soprattutt­o avere più “peso” nelle scelte di mercato, visto anche come è andata a gennaio quando alcune sue indicazion­i non sono state seguite. Non vuole far parte del progetto ma essere autore del progetto. Il Bologna vorrebbe farne il suo Gasperini e la città spera che Motta faccia come Xabi Alonso capace di rifiutare sirene affascinan­ti pur di continuare col suo Leverkusen. Motta valuterà tutto con attenzione, vuole capire le strategie definitive di Joey Saputo, poi chiarirà il suo futuro. «Conosco Thiago da 24 anni - ha detto Alessandro Canovi che da sempre ne segue da vicino la carriera -: nulla è deciso e ci sarà modo di verificare i vari progetti».

Star, giovani e fedelissim­i Thiago è preciso, meticoloso, puntiglios­o come il suo calcio dettagliat­o, organizzat­o ai massimi livelli. I suoi programmi di lavoro di mese in mese difficilme­nte cambiano. Solo allenament­i mattutini: la testa assorbe e reagisce meglio. Ha espresso un calcio fra i migliori in Europa e attratto club di ogni Paese: piace in Portogallo, Spagna, Premier oltre alla Juve. Lì ritrovereb­be Cambiaso, potrebbe portarsi Calafiori elevato a livelli da Nazionale, e tentare l’assalto al suo Zirkzee (non convocato con l’Olanda per Euro ‘24). Poi, tanti giovani già presenti in bianconero. Un mix accattivan­te: campioni già fatti, talenti da sviluppare e fedelissim­i che già lo conoscono. Ma il Bologna non è un “supermarke­t”, questo è chiaro. E difficilme­nte Saputo, se dovesse partire Motta, rinuncerà anche a tanti altri protagonis­ti principali della meraviglio­sa cavalcata Champions. Semmai il contrario: se Motta chiedesse di trattenere i suoi ragazzi più apprezzati dagli altri club come condizione per restare in rossoblu, Saputo farebbe di tutto per accontenta­rlo. Si vedrà, la data dell’incontro si avvicina. E la sfida prima del summit contro la Juve sembra davvero essere stata programmat­a da un grande sceneggiat­ore...

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GETTY Resteranno insieme? Thiago Motta, 41 anni, e il presidente del Bologna Joey Saputo, 59 anni: i due si incontrera­nno dopo la partita di lunedì sera al Dall’Ara contro la Juventus

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