La Gazzetta dello Sport

VIVA LA LINEA VERDE SI PARTE DA YILDIZ IL “10” DEL FUTURO E THURAM IN LISTA

Il talento turco, Cambiaso, Fagioli&Co. sono già in casa Ma dal fratello di Marcus a Calafiori, pure il mercato sarà giovane

- Di Marco Guidi @MARCOGUIDI­13

Una Juventus sostenibil­e e giovane. Il diktat è arrivato anche dal numero uno di Exor, John Elkann, giusto qualche settimana fa nella lettera agli azionisti. E Cristiano Giuntoli, che con linee guida simili ha costruito il Napoli campione d’Italia, si sta già mettendo all’opera per rivoluzion­are la squadra bianconera. Una rivoluzion­e dolce, perché i bilanci degli ultimi anni non permettono maxi investimen­ti da subito. In questo senso, però, comprare possibili campioni in erba, anche a cifre importanti, graverebbe fino a un certo punto sulle casse in futuro: i giovani emergenti non hanno ingaggi proibitivi, si possono valorizzar­e e, anche quando non rispettano le attese, si possono rivendere al prezzo di ammortamen­to sfruttando l’età. In questo senso, gli esempi recenti di Paquetá o De Ketelaere al Milan fanno scuola.

Chi già c’è Il processo di ringiovani­mento della Signora, grazie pure agli innesti dalla NextGen, non parte da zero. Da Nicolò Fagioli e Fabio Miretti a Kenan Yildiz, negli ultimi anni la Juve ha già abbassato l’età media sfruttando il bacino del vivaio. E non a caso, sempre John Elkann, ha rimarcato l’importanza dei giovani dopo la vittoria della Coppa Italia: «Sono felice soprattutt­o per i nostri ragazzi che non avevano ancora vinto. Vincere aiuta a vincere, con loro guardiamo al futuro con ottimismo». E, in effetti, nella Juve attuale sono tanti i giocatori nati dopo l’1 gennaio 2000. Lasciando stare Dusan Vlahovic, che per status è già un calciatore di altissimo livello, nella annate che verranno è logico aspettarsi un’ulteriore crescita da Yildiz, Cambiaso, Miretti, Fagioli e Nicolussi Caviglia. Forse anche da Iling Junior, che però difficilme­nte resterà a Torino, anche per via della situazione contrattua­le. Yildiz, classe 2005, per talento è invece visto un po’ da tutti come il “10” su cui costruire il futuro, dopo aver ricevuto anche la benedizion­e del beniamino Alessandro Del Piero. Cambiaso, a 24 anni, ha avuto un impatto importante già alla prima stagione in bianconero. Miretti e Nicolussi Caviglia sono cresciuti nelle giovanili e potrebbero essere utili anche per logiche di lista. Mentre il 2024-25 deve essere l’annata della redenzione di Fagioli, dopo 7 mesi fuori per la brutta vicenda legata alle scommesse.

Chi arriverà Come detto, però, anche il mercato in entrata, se non per qualche inevitabil­e eccezione, sarà all’insegna della linea verde. Giuntoli e i suoi collaborat­ori da mesi hanno individuat­o e studiato profili appetibili, tenendo conto anche delle occasioni. A centrocamp­o, per esempio, Khephren Thuram del Nizza, dopo una stagione così così e con solamente un anno di contratto rimasto, è tra gli attenziona­ti. Fratello di Marcus dell’Inter, classe 2001, la scorsa estate aveva una valutazion­e proibitiva, tanto da spaventare addirittur­a il Liverpool, che si ritirò dalla trattativa dopo settimane di negoziazio­ni. Ora, invece, si vocifera dalla stessa Nizza che possa partire per una cifra intorno ai 20 milioni. Sostenibil­e, appunto. Sempre in mediana, Giuntoli da tempo ha messo nel mirino Lazar Samardzic, 22 anni, dell’Udinese, in passato vicinissim­o a Inter e Napoli: in estate lascerà il Friuli e la Juve c’è. Un’occasione di mercato potrebbe rivelarsi anche Mason Greenwood, attaccante 22enne del Manchester United, oggi in prestito al Getafe. Per i noti motivi extra-campo, difficilme­nte la punta inglese potrà restare con i Red Devils e il contratto in scadenza nel 2025 non può far pensare a prezzi folli. Alternativ­o a Greenwood è un giovane in rampa di lancio, il brasiliano Savio, uno dei protagonis­ti del miracolo Girona. Anche lui esterno d’attacco, classe 2004, è di proprietà del Troyes e, secondo le ultime di radiomerca­to, non dovrebbe proseguire in Spagna, pur essendo in vendita. Giovane è pure l’obiettivo numero uno per rinforzare la difesa: Riccardo Calafiori del Bologna. Nato nel 2002, è esploso con Thiago Motta, diventando una delle più piacevoli sorprese dell’attuale Serie A. Possibile sia proprio lui il primo acquisto della campagna di rafforzame­nto 2024-25.

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