Occasione Hellas Con la vittoria c’è la salvezza
Noslin è l’arma dei gialloblù che cercano i tre punti contro la Salernitana già retrocessa Possono chiudere i conti dopo una stagione molto travagliata
Un’occasione unica, irripetibile per chiudere i conti. Se il Verona oggi vince contro la Salernitana già retrocessa è salvo. Con una giornata d’anticipo e senza aspettare la sfida del Bentegodi contro l’Inter. Marco Baroni cerca di tenere concentrati i suoi ma il traguardo è lì a portata di mano. Il pareggio acciuffato dall’Udinese contro l’Empoli bel oltre il 90’ ha semplificato i calcoli e l’Hellas, scendendo in campo conoscendo i risultati dei diretti rivali, ha un bel vantaggio. A patto di non fare tanti calcoli: servono i tre punti e basta. Senza sottovalutare la Salernitana che, se è vero che è già retrocessa è altrettanto certo che l’orgoglio ce l’ha: ha messo in difficoltà l’Atalanta in casa e ha pareggiato contro la Juve a Torino. Una squadra, quindi, che non regala nulla. Inoltre il Verona all’Arechi non ha bei ricordi: in Serie A non ha mai vinto e lo scorso campionato, dopo una sconfitta per 2-1, saltò la panchina di Gabriele Cioffi. E se a questo ci aggiungiamo che la Salernitana ha vinto la sfida di andata, unico successo dei campani in trasferta...
Senza paura Insomma, ce n’è abbastanza per non sottovalutare l’impegno e e anche per questo Marco Baroni in questi giorni ha cercato di tenere alta la tensione. «Mi aspetto una Salernitana che giochi serena, tranquilla. Ultimamente ha fatto ottime partite. Al di là di questo noi sappiamo che non dobbiamo sbagliare nulla, sotto tutti gli aspetti: dobbiamo andare forte senza timore. Questo aspetto fa la differenza nelle partite dove ti giochi tanto. Dopo la partita col Torino c’era delusione, ma quel risultato ci deve far capire che l’ultimo step è quello più difficile e lo dobbiamo conquistare».
Garanzia Noslin L’Hellas dovrebbe scendere in campo con il collaudato 4-2-3-1. Davanti il ballottaggio è tra Bonazzoli e Swiderski: il primo finora ha segnato tre reti, il secondo, arrivato a gennaio dagli Usa, due. Baroni ha un dubbio anche dietro con Centonze favorito a destra su Tchatchoua. Una delle certezze è invece Tijjani Noslin, forse il miglior acquisto della rivoluzione di gennaio: per lui 4 gol in 15 partite ma soprattutto un lavoro enorme. Nello scacchiere gialloblu può giocare sia a destra, sia punta, senza perdere efficacia. Tra l’altro l’olandese finora l’ha buttata dentro sempre contro squadre nelle prime 8 posizioni della classifica: Milan, Juventus, Atalanta e Fiorentina. Il popolo dell’Hellas gradirebbe che batta un colpo anche contro le piccole...
Che ritorno Se il Verona è a questo punto, se la squadra di Baroni si è messa nelle condizioni di potersi salvare con una giornata d’anticipo è anche per aver azzeccato molti degli acquisti nel mercato di riparazione. Questi si sono aggiunti alla vecchia guardia, fra cui brilla il capitano Darko Lazovic, in gialloblù dal 2019 e un esempio per tutto lo spogliatoio. Con l’Hellas il serbo è arrivato a 170 presenze (in tutte le competizioni) e ha segnato 15 gol, fra cui quello fondamentale contro la Fiorentina. Quella di 15 giorni fa è stata l’ennesima vittoria di peso nella seconda metà di stagione: considerando il girone di ritorno, il Verona ha guadagnato 20 punti in 17 gare (1,2 punti di media), mentre aveva chiuso il girone d’andata con 14 punti in 19 match (0,7 di media). Un cambio di marcia deciso. Ora manca solo l’ultimo passo.