Monza, i lavori alla pista quasi ultimati Sticchi Damiani: «Ora il governo ci aiuti»
La tradizione recente dice che la pista salotto dei Grimaldi può essere molto favorevole per la Ferrari. Nell’albo d’oro l’ultimo successo risale al 2017, quando Sebastian Vettel si impose davanti all’altro ferrarista Kimi Raikkonen, che era partito dalla pole. Ma Leclerc si è visto sfuggire l’occasione per due volte nel 2021 e nel 2022, dopo avere stabilito il giro più veloce in qualifica. Nel primo caso lo tradì il cedimento di un semiasse nel giro di ricognizione (aveva sbattuto il giorno prima a fine Q3) e nell’altra circostanza la svista tattica del muretto che aveva consentito a Sergio Perez di andare al comando dopo il pit stop, con Charles relegato al quarto posto. Il monegasco è in credito con la sorte. Lotta contro quella che sembra una maledi «Quando avremo la certezza da parte del governo dell’ipotesi di finanziamenti pubblici potremo cercare di avere l’accordo con Formula 1. Puntiamo a un accordo decennale, sul modello inaugurato dall’Ungheria». Il presidente dell’Automobile club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha lanciato un appello al governo nel corso della presentazione dell’avanzamento lavori all’Autodromo di Monza. Il riammodernamento del tracciato è quasi completato: la fine è prevista entro giugno, in linea con i 60 giorni che le norme Fia chiedono agli organizzatori dei GP quando il manto stradale viene completamente rifatto.
I sottopassi I lavori hanno visto anche la creazione di un nuovo sottopasso per consentire un deflusso più sicuro di mezzi e persone e il rinnovo di altri tre: si sono resi necessari per consentire il rinnovo del contratto con la F.1. «Il lavoro è stato più pesante di quanto avessi immaginato – ha detto Sticchi Damiani - di problemi ne abbiamo avuti tanti e non sono finiti». Il rinnovo con Liberty Media non è una partita scontata. «Fino a quando non si firma – ha avvertito il presidente Aci – non si può stare tranquilli perché siamo in un contesto in cui tutto cambia rapidamente».