«Djaló è veloce Yildiz, un talento come Del Piero Leader si nasce»
Il gol di Alex Sandro, accolto dalla standing ovation al momento della sostituzione e poi celebrato da tutti a fine gara, il giro di campo con la Coppa Italia, l’esordio di Tiago Djaló, che non aveva mai giocato finora, e le super parate di Carlo Pinsoglio, schierato da Paolo Montero nel secondo tempo. La Juventus chiude la stagione con una vittoria che in A mancava da oltre un mese e mezzo (7 aprile con la Fiorentina in casa) in un pomeriggio pieno di emozioni.
Lacrime È il giorno della festa e dei saluti, con Alex Sandro che lascia dopo 9 stagioni e 327 presenze (è lo straniero con più gettoni insieme a Nedved). «Non ho mai pianto tanto come in questa settimana - ha raccontato il difensore, in scadenza al 30 giugno -, con la Juve ho fatto un viaggio bellissimo di cui sono orgoglioso. Ringrazio Allegri, impossibile parlare della mia carriera senza citarlo, una persona speciale per me. Lascio una squadra che ha voglia di vincere e di migliorare, col trionfo in Coppa Italia è iniziato un nuovo ciclo vincente. Il futuro? Devo ancora decidere dove giocherò». Possibile un ritorno in Brasile o un’avventura europea: Portogallo o Turchia.
Gruppo Non solo Alex Sandro: a sbloccare il match è stato Federico Chiesa, al 10o gol stagionale. Montero ha schierato il tridente ed è stato premiato: «Fede può stare a destra o a sinistra, l’ho visto propositivo, se gioca così fa la differenza. Fagioli è intelligente, ha buon palleggio e legge bene le situazioni. Yildiz ha talento come Del Piero, il paragone deve essergli da stimolo. Djaló è tecnico e veloce, ha personalità e alla Juve ci può stare. Leader e vincenti si nasce». Infine Carlo Pinsoglio, che nel debutto stagionale ha dimostrato di essere ben più che un semplice uomo spogliatoio: «Sono felice di questi 45’, li aspettavo da tutta la stagione. Alex Sandro? Lo conosco da 8 anni, persona fantastica. Ha fatto la storia qui: giocatore e uomo incredibile».