La Gazzetta dello Sport

BAGNAIA CADE ALL’ULTIMO GIRO ESPARGARÓ, POLE E SPRINT

Lo spagnolo dell’Aprilia domina la qualifica e fa sua la gara veloce. Marquez (2°) batte Acosta

- di Paolo Ianieri

Ci sono cadute e cadute. Quella con la quale ieri Francesco Bagnaia ha letteralme­nte gettato al vento una vittoria che più nessuno avrebbe potuto portargli via – solo 9 curve alla bandiera a scacchi e un vantaggio di oltre mezzo secondo sul più immediato inseguitor­e – è di quelle che fanno male, malissimo, e che contempora­neamente accendono dei messaggi d’allarme. Aveva un enorme bisogno di fare risultato, Bagnaia: per scrollarsi di dosso le fatiche di una gara Sprint nella quale in questa stagione ha finora raccolto una miseria (due quarti posti in Qatar e Portogallo, l’ottavo in Texas, prima di due ritiri consecutiv­i) e per iniziare a rosicchiar­e punti a un Jorge Martin che da Le Mans sta riprovando la fuga in campionato. È invece finita con Pecco attonito nella ghiaia della curva 5 (la stessa dove sei giri prima in una dinamica pressoché identica anche il momentaneo leader Brad Binder aveva detto addio ai sogni di gloria) e Aleix Espargaro che a due giorni dall’annuncio del ritiro, dopo una magnifica pole position record si è visto servire su un piatto d’argento anche la Sprint con un’Aprilia che, pur perdendo su questa pista il vantaggio di dodici mesi fa, per ora resta il riferiment­o. «È una favola – gode Aleix ai microfoni di Sky –. Era una gara molto tattica nella quale era importante usare la testa. Mi sono detto di restare a mezzo secondo da Pecco e continuare a spingere per fargli fare un errore, ed è successo. Anche se poche volte lo ho visto così incisivo e cattivo, si meritava la vittoria».

Lotta iniziale Ha ragione, Aleix, per quello che Bagnaia aveva fatto vedere dopo una prima parte di Sprint nella quale il gruppo di testa se l’era date di santa ragione, tra Pedro Acosta che si era messo in testa di festeggiar­e il 20° compleanno con la prima vittoria in MotoGP; Binder obbligato a ridimensio­nare il rookie terribile della GasGas; Raul Fernandez che si inventava una partenza fantastica e una mini fuga con l’Aprilia Trackhouse, prima di sdraiarsi alla curva 10; soprattutt­o Marc Marquez che dal 14° posto in griglia, dopo un’altra eliminazio­ne clamorosa in Q1, risaliva in un baleno, liberandos­i al via dei vari Maverick Viñales e Jack Miller (perdendo un’aletta in un contatto con l’australian­o), poi di Enea Bastianini, Martin e infine anche Acosta, per quello che è il quarto

secondo posto consecutiv­o dal GP di Spagna.

Troppo lento Davanti, però, vinta la gara di spallate con Espargaró e Acosta, Bagnaia sembrava avere tutto sotto controllo. «Abbiamo perso un’altra grande opportunit­à. Ero il più veloce, ero in testa, stavo passeggian­do verso la bandiera a scacchi, ma non è bastato. All’inizio li ho fatti spingere, volevo aspettare e salvare il più possibile il posteriore, e infatti negli ultimi sei giri ero molto più veloce di tutti. Ero concentrat­o al 100%, so come si vince e controllav­o tutto: avevo gomme e passo, stavo facendo tutto in modo perfetto» racconta Bagnaia. Invece, all’improvviso, il patatrac. «Sono rimasto un’ora nel box ad analizzare i dati. Sembra che entrare più piano, ma frenando uguale, mi abbia fatto cadere. In queste condizioni di asfalto disastroso può succedere. Sono inc...to nero. Quando cadi per un problema valido è più facile, per le condizioni dell’asfalto ti fa arrabbiare. Anche Binder quando è caduto mi è sembrato entrare normale. Se cadi è 95%

È come una favola Ho spinto Pecco sperando in un errore: lo ha fatto

Sono entrato in curva più piano franando uguale: e sono andato giù

Francesco Bagnaia

Ducati

colpa del pilota, però... Mi prendo le mie responsabi­lità, avrei forse dovuto farla forte come il giro prima, invece mi sono tenuto margine e mi sono steso».

Punti persi Con Martin che alla fine ha salvato una gara complicata col 4° posto davanti a un abulico Bastianini, la classifica ora parla del pilota Pramac leader con 37 punti su Marquez, con Bastianini 3° a -41 e Bagnaia scivolato al 4° posto a -44. Oggi, in un GP che a causa dell’asfalto senza grip per molti sarà una lotteria, Bagnaia non potrà più permetters­i di sbagliare. «Sulla gara questo zero influisce poco o niente. Sul campionato tanto – è l’analisi finale di Pecco –. Sono 12 punti buttati nel cesso. Sono tre gare di fila che il sabato sono davvero forte ma non finiamo per problemi o cadute. A Jerez eravamo velocissim­i e da podio, a Le Mans anche, qui era vinta. Pesa molto. Io nelle Sprint ho fatto 14 punti, Martin 56, la domenica io 77 e lui 79: sta influendo molto, troppo».

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 ?? MILAGRO ?? Che guaio Il momento che ha deciso la Sprint del GP di Catalunya: alla curva 5 dell’ultimo giro, Francesco Bagnaia perde l’anteriore della sua Ducati e finisce nella ghiaia, dando l’addio alla prima vittoria nella Sprint di quest’anno
MILAGRO Che guaio Il momento che ha deciso la Sprint del GP di Catalunya: alla curva 5 dell’ultimo giro, Francesco Bagnaia perde l’anteriore della sua Ducati e finisce nella ghiaia, dando l’addio alla prima vittoria nella Sprint di quest’anno
 ?? AFP ?? Fiesta tutta spagnola nel giardino di casa Espargaró
È stato un sabato perfetto per i tifosi del Montmelò, con Aleix Espargaró, nato a pochi km dalla pista, primo con l’Aprilia davanti a Marc Marquez (Ducati) e Pedro Acosta (GasGas)
AFP Fiesta tutta spagnola nel giardino di casa Espargaró È stato un sabato perfetto per i tifosi del Montmelò, con Aleix Espargaró, nato a pochi km dalla pista, primo con l’Aprilia davanti a Marc Marquez (Ducati) e Pedro Acosta (GasGas)
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Aprilia
Aleix Espargaró Aprilia

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