La Gazzetta dello Sport

Elkann fa festa con tutto il team È una nuova era

- di Mario Salvini

Nella storia della Ferrari resterà la giornata di ieri. In quella della Scuderia, dei motori e dello sport italiano. Un monegasco vestito di rosso in cima al podio di Monaco, con un altro ferrarista al fianco, pochi minuti dopo il successo di un ducatista in una tripletta di Borgo Panigale. L’emozione era nell’aria, in distonia con la noia di un GP che è stato più parata che gara. Era nei gesti e nei sorrisi del presidente John Elkann, alla sua prima vittoria nel Principato. Siamo abituati ad immaginarl­o distaccato, parco nelle esternazio­ni sui destini della sua Squadra. Ieri scattava foto con lo smartphone, stringeva mani nel garage. Ci voleva una vittoria così, una di quelle che va oltre i punti, le classifich­e, la cronaca. Per andarsi ad iscrivere direttamen­te negli annali. Perché Montecarlo è Montecarlo. E la Ferrari, per quel che è, per cioè che rappresent­a, per il peso che ha negli albi d’oro, non è che ci abbia vinto poi così spesso. Quella di ieri è stata la quattordic­esima volta. E così, dominando, partendo dalla pole, non le succedeva da 45 anni, dal 1979 e da Jody Scheckter. Non ce l’aveva mai fatta nemmeno Michael Schumacher che pure la rossa l’ha portata a tre successi. Sono sensazioni che si percepisco­no. Elkann le ha trasmesse tutt’attorno. E così Fred Vasseur che non per caso è andato sul podio, a rimarcare la storicità dell’evento. Nella gioia di Charles Leclerc si è riflessa tutta la squadra. Intraveden­doci un futuro che da troppi anni sta rimandando.

Ribaltato tutto Ha detto Carlos Sainz: «Sono contento di vedere Charles vincere il suo gran premio di casa. Per il modo in cui ha guidato in tutto il weekend. È una grande sensazione per tutto il team. Ci meritiamo questo risultato». Detto da uno che sa di doversene andare tra pochi mesi è segno di una coesione data da una consapevol­ezza: ora sì, si possono fare grandi cose. E si possono fare adesso, fin da subito. Se è vero che di colpo, tra Miami e Imola, è cominciata una nuova fase, è ancora più certo che la Ferrari ne sarà protagonis­ta. Montecarlo è troppo atipica per far testo. Eppure lo stesso eroe del giorno, Charles Leclerc, guardando per un attimo oltre la festa, ha detto: «In effeti credo che abbiamo ribaltato la situazione. Ora stiamo andando veramente bene. Sono contento». Lo siamo tutti.

Sono felice di vedere il mio compagno vittorioso in casa. È una gran sensazione per tutti

Carlos Sainz

Abbiamo ribaltato gli equilibri: ora stiamo andando molto bene Sono molto contento

Charles Leclerc

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Il selfie di Charles Leclerc, 26 anni, a sinistra Alle sue spalle il presidente John Elkann, 48, abbraccia Carlos Sainz, 29, e Fred Vasseur, 55
LAT IMAGES In posa Il selfie di Charles Leclerc, 26 anni, a sinistra Alle sue spalle il presidente John Elkann, 48, abbraccia Carlos Sainz, 29, e Fred Vasseur, 55

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