Grazie Theo: Francia in semifinale
Avanti la Francia, ma meritava di più il Portogallo. La Francia entra in semifinale in forza delle due autoreti contro Austria e Belgio, del rigore di Mbappé contro la Polonia e della sequenza perfetta dal dischetto contro i portoghesi. La Francia non ha ancora segnato un gol suo, su azione, in cinque partite, le tre del girone più le due a eliminazione diretta. Zero a zero nei 120’ di ieri, un’ora e mezza di gioco in cui il Portogallo ha mostrato più calcio e ha pagato la tassa Cristiano Ronaldo, inconcludente e sprecone. Leao è stato travolgente sulla sinistra, a Martinez è mancato qualcuno che buttasse in rete una stramaledettissima palla. Maignan decisivo in almeno due occasioni. Theo Hernandez ha trasformato il rigore decisivo, il quinto, al fondo di una serie in cui lo sbaglio determinante lo ha commesso Joao Felix: il suo tiro si è stampato sul palo. Martedì a Monaco di Baviera la Francia incontrera la Spagna in semifinale e siamo curiosi di vedere come se la caverà. Didier Deschamps ci ha scavalcato a sinistra, non ricordiamo un’Italia così cinica e arida. E la memoria non ci restituisce neppure il nome di una nazionale che al Mondiale o all’Europeo sia arrivata in semifinale grazie a così poco.
Fattore Leao Francia senza Thuram e con Kolo Mouani nel ruolo di assistente di Mbappé. In partenza niente derby tra l’attaccante dell’Inter e Leao, però il milanista è stato il protagonista del primo tempo, le sue fiammate sulla sinistra hanno tenuto acceso un match sullo spento andante. Portogallo e Francia si sono rispettate nella prima parte, hanno badato a non esporsi. Leao ha messo in difficoltà Koundé molto più di quanto non avesse fatto
Doku del Belgio negli ottavi. Lo puntava e gli sfuggiva, ma, come succede nel Milan, Leao si fermava a 30, gli mancava qualcosa per fare 31, per rendere letali le sue discese libere, anche se gli va riconosciuto il merito di aver aperto delle crepe in una difesa che fin qui non ha concesso nulla. Francia con Griezmann trequartista, ma Palhinha non ha faticato a limitarlo, perché il Grizou corrente si incarta da solo. Un tiro da fuori di Hernandez, respinto da Diogo Costa, è stata l’unica emozione di 45 minuti in cui Cristiano Ronaldo ha vagolato al centro dell’attacco. Deschamps ha invertito gli interni, Kanté a sinistra e Camamavinga a destra, ma lo scenario rio non è mutato. Ha prevalso la pauaura, si è osato poco. Mbappé sisi è fatto notare per due strappi dei suoi, uno a sinistra, chiuso da un cross che Diogo Costa ha deviato, ato, e uno a destra, finito nel nulla. .
Sul filo La ripresa si è giocataa su un filo sottile che nessuno ha spezzato. Sia il Portogallo siaa la Francia hanno goduto di ottimeme occasioni. Tra i portoghesi, Bru-runo Fernandez si è fumato un’op-opportunità faccia a faccia con Dio-iogo Costa, mentre Maignan è statoato fantastico per riflessi una voléee di Vitinha. La Francia ha buttato via per due volte la palla dell’1-0, con Camavinga – tiro a uscire a pochichi metri dalla porta – e con Koloolo Mouani, murato da Ruben Diasas a un passo dal gol. Il Portogallo ha fatto la partita, la Francia è andataata di difesa e contropiede. Il palleg-eggio dei rossi di Martinez era av-avvolgente, ma mancava di qualcu-cuno che finalizzasse, che chiudes-esse il ricamo. Lo 0-0 ha resistitoo fi-fino all’ultimo e all’inizio deldel primo tempo supplementare Ro-Ronaldo si è divorato la più facilecile delle occasioni. Conceiçao lo ha imboccato davanti a Maignan,an, ma la girata di CR7 è finita in cur-urva. Nella mezz’ora extra, il Porto-togallo ci ha provato di più dellaella Francia e avrebbe meritato il gol. L’ultima chance l’ha avuta Nunouno Mendes al penultimo secondo,do, ma il suo tiro è stato un passaggiogio a Maignan. Poi i rigori e l’erroree di Joao Felix, uno sbaglio che sem-mbra quasi la fotografia della suasua carriera.