La Gazzetta dello Sport

Terim allunga il sogno «Europeo da vincere»

L’ex c.t. turco: «Il percorso è più semplice rispetto al 2008»

- di Luca Bianchin

Çalhanoglu? Il migliore nel ruolo con Rodri. Ottimo capitano e uno dei migliori turchi di sempre

L’Italia? È la mia seconda squadra. Spalletti, un caro amico, volevo che fosse felice. È molto bravo

Fatih Terim

The Athletic ha raccontato che Fatih Terim lasciò la nazionale turca per l’ultima volta, nel 2017, perché litigò con un ristorator­e, guidò per 500 chilometri per vederlo e risolse la questione di persona. Che questo gli sia costato o meno la panchina conta poco, perché l’Imperatore, finché vivrà, sarà il grande padre della nazionale in biancoross­o.

► Cominciamo con la domanda facile. La Turchia può arrivare in semifinale come la sua squadra del 2008 ma non andare oltre, vero?

«No, possiamo vincere. Rispetto al 2008 qui il percorso è più semplice. Se superiamo l’Olanda, abbiamo Inghilterr­a o Svizzera. Tutte meritano rispetto, ma non sono imbattibil­i. Io sarò in Qatar a commentare. Mi aspetto di farlo anche in semifinale».

► Che cosa la impression­a di questa Turchia?

«La Turchia è una nazionale che dovrebbe essere presente in ogni torneo. Sempre. Portiamo colore e, in un periodo in cui le favorite giocano un calcio francament­e noioso, noi abbiamo talenti. Ah, e dobbiamo ringraziar­e il nostro portiere Mert Günok. La parata con l’Austria è nella storia del calcio del Paese».

► Montella come è percepito in Turchia?

«I turchi vivono le loro emozioni al massimo, nel bene e nel male. Ho un buon rapporto con lui, abbiamo allenato Fiorentina e Milan, è stato all’Adana, la squadra della mia città. Lo sostengo dal profondo del cuore e ho detto che andrebbe sostenuto da tutti».

► Quali sono i 2-3 giocatori che le piacciono di più?

«Non voglio separare i singoli ma Guler è il preferito del popolo turco: non ci sono limiti a quello che può fare. Penso che anche Yildiz, Kadioglu e Akturkoglu possano giocare in qualsiasi squadra. Me li aspetto ad alto livello contro l’Olanda».

► Çalhanoglu può essere il miglior giocatore turco di sempre?

«Ho un rapporto speciale con Hakan, ha giocato con me la sua prima partita in nazionale. Penso che sia il miglior giocatore nella sua posizione con Rodri, un ottimo capitano e uno dei migliori turchi di sempre».

► Qui siamo sconfortat­i dall’Italia vista in Germania. Che ne pensa?

«Ho visto tutto, l’Italia è la mia seconda squadra. Volevo che Luciano Spalletti, un caro amico, fosse felice, ma questo è il calcio. Avete un allenatore molto bravo. Il prossimo torneo sarà diverso».

► Un gioco a chiudere. Come finirebbe una partita tra la sua Turchia e questa?

«La squadra del 2008 stava insieme da più tempo, questa è di nuova costituzio­ne. Non so chi avrebbe vinto, ma di sicuro avrebbe vinto la Turchia».

► Mister, scusi, è ancora appassiona­to di calcio come allora?

«Certo, il calcio ha ancora un posto molto importante nel mio mondo e io non mi vedo come un rappresent­ante di un periodo passato. Dico solo ai giovani: non perdete la passione dentro di voi, tenetela viva».

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AP L’imperatore Fatih Terim, 70 anni, nell’ultima stagione alla guida del Panathinai­kos

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