La Gazzetta dello Sport

POTENZA E SCIOLTEZZA L’ERBA DI SINNER È SEMPRE PIÙ VERDE

- di PAOLO BERTOLUCCI

Una tranquilla serata in ufficio. Dopo due turni in cui Sinner è sembrato portare addosso il peso del numero uno e il ruolo di favorito del torneo, convincend­o solo a tratti pur offrendo comunque momenti di grande tennis, la vittoria su Kecmanovic ci ha restituito un giocatore perfettame­nte centrato, mai in difficoltà, che ha alzato il livello nei pochissimi momenti in cui il punto poteva rimettere in carreggiat­a l’avversario. La partita, in pratica, è durata due game, perché già dopo il primo break dell’azzurro si è capito che il rivale serbo, con il suo gioco lineare ma privo di guizzi e senza la potenza necessaria a sostenere la pesantezza dei colpi di Jannik, non possedeva le armi per opporre una valida resistenza.

Abbiamo rivisto il Sinner che imprime alla palla una velocità impression­ante, più a suo agio nei movimenti, ancorato a un servizio che non ha mai tentennato e gli ha fornito un costante sostegno.

Insomma, nella seconda settimana, il primo confine da superare verso la gloria degli Slam, entra un Sinner in decisa crescita, consapevol­e della sua forza, capace di leggere le situazioni complicate e di uscirne con la solidità e la qualità del suo gioco. Negli ottavi, domani, troverà Shelton o Shapovalov dunque in ogni caso un rivale mancino che gli proporrà soluzioni diverse rispetto ai primi tre turni, ma partirà da una posizione di indubbia supremazia che gli deriva dall’essere il più forte giocatore del mondo, e dalla possibilit­à di riposare un giorno in più, un vantaggio che si è meritato grazie al numero uno in classifica che dà l’opportunit­à di esibirsi sui campi più prestigios­i (e soprattutt­o coperti).

Questi primi sei giorni del torneo, peraltro, hanno confermato come uno Slam sia davvero qualcosa di diverso rispetto a qualunque altro torneo: avevamo celebrato la brillantez­za di Alcaraz nelle prime due uscite e ieri lo spagnolo campione in carica ha rischiato seriamente l’eliminazio­ne contro Tiafoe, salvandosi nel delicato tiebreak del quarto set dove l’americano ha colpito e sbagliato una palla che sarebbe finita fuori, un punto che ha cambiato l’inerzia della sfida.

Carlos è apparso falloso e frettoloso, e d’altronde ogni giorno cambiano le condizioni climatiche e dei campi, oltre alle caratteris­tiche degli avversari, e dunque è necessario adeguarsi in fretta.

Il prosieguo del torneo ci dirà se si è trattato della tradiziona­le giornata complicata che tutti i campioniss­imi possono attraversa­re nelle due settimane, mentre nonostante i due successi iniziali

restano tutti sul tavolo i dubbi intorno alla condizione di Djokovic. Il fenomeno serbo sostiene di non avvertire più dolore al ginocchio destro, ma in campo si muove con troppa circospezi­one, spinge con poca continuità e fin qui ha senza dubbio beneficiat­o di avversari di scarsa consistenz­a.

Al netto della situazione del ginocchio, a Nole manca tennis, cioè la preparazio­ne fisica che non ha potuto svolgere nelle tre settimane in cui era alle prese con il recupero dall’infortunio. Potrebbe crescere nel corso del torneo, ma per adesso appare lontano dai livelli che deve esprimere chi vuole vincere il torneo.

Contro Kecmanovic un Jannik in crescita Mentre Alcaraz e Djokovic non sembrano al meglio

 ?? ?? Senza problemi Una volée di rovescio di Jannik Sinner, 22 anni, nell’incontro vinto facilmente contro il serbo Kecmanovic, al terzo turno del torneo di Wimbledon: 6-1 6-4 6-2 il punteggio finale
Senza problemi Una volée di rovescio di Jannik Sinner, 22 anni, nell’incontro vinto facilmente contro il serbo Kecmanovic, al terzo turno del torneo di Wimbledon: 6-1 6-4 6-2 il punteggio finale
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