Morata gioca la finale poi testa solo al Milan Fonseca avrà il suo 9
Alvaro sta bene dopo il “fallo” dello steward e domenica sarà in campo a Berlino contro l’Inghilterra. Poi dirà addio all’Atletico
La scivolata di un membro del servizio di sicurezza della nazionale spagnola, che durante i festeggiamenti per la vittoria contro la Francia cercava di fermare un invasore e ha colpito piuttosto violentemente Alvaro Morata, non ha messo ko il capitano della Spagna che domenica sarà regolarmente in campo nella finale con l’Inghilterra. «Era un fallo da rosso, senza dubbio» ha scherzato l’attaccante ieri mattina, dopo che martedì sera aveva postato su Instagram una foto all’interno dello spogliatoio insieme ai quattro figli, tutti rigorosamente con la maglia della Roja del papà. Aveva una borsa del ghiaccio sul ginocchio destro “toccato” duro, ma l’espressione era quella di chi aveva scampato un bel pericolo. Anche il Milan ha tirato un sospiro di sollievo perché le prime immagini non avevano trasmesso buone sensazioni. Dopo aver individuato l’attaccante per la prossima stagione, il club di via Aldo Rossi ha temuto di dover ricominciare tutto da capo. E invece la punta di Madrid non ha problemi fisici e non ha cambiato idea sul suo futuro che continua a vedere lontano da Madrid, più precisamente con la maglia rossonera addosso. E’ una scelta familiare precisa che si abbina con un club ambizioso, che vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista in Serie A grazie al gioco offensivo di Fonseca. A Morata l’idea piace molto.
La mossa A meno di un clamoroso ripensamento, da lunedì ogni giorno può essere quello giusto perché Morata comunichi all’Atletico la sua volontà di iniziare una nuova avventura professionale. A quel punto il Milan pagherà l’importo della clausola rescissoria (tredici milioni) e programmerà le visite mediche propedeutiche alla firma sul contratto che dovrebbe essere un quadriennale da cinque milioni a stagione. O almeno questa è la richiesta del calciatore perché la società vorrebbe limitare l’intesa a un triennale più opzione per la successiva stagione. Dettagli, o quasi, vista sia l’importanza che Alvaro avrà nel progetto rossonero sia quanto si sono “spesi” per convincerlo Ibrahimovic e Fonseca. Il portoghese sa che l’ex juventino è una punta da ultimi trenta metri e che può dare un contributo fondamentale alla produzione offensiva della squadra.
Emerson e l’Arabia E poi c’è l’esterno del Tottenham che è il prescelto per rinforzare la fascia destra. Il brasiliano gradisce il corteggiamento e ha già detto sì al Milan, ma adesso c’è da raggiungere l’intesa con gli Spurs che sparano alto. Attenzione però a quello che può succedere con l’imminente apertura del mercato dell’Arabia Saudita: Emerson Royal è entrato nel mirino di un club della Saudi Pro League e una proposta economica importante, tripla o quadrupla rispetto ai due milioni e mezzo più bonus proposti dai rossoneri, potrebbero cambiare le carte in tavola o comunque indurre l’ex Barcellona a qualche riflessione. Per il ruolo di difensore centrale, invece, Pavlovic è sempre la prima scelta.