La Gazzetta dello Sport

Morata gioca la finale poi testa solo al Milan Fonseca avrà il suo 9

Alvaro sta bene dopo il “fallo” dello steward e domenica sarà in campo a Berlino contro l’Inghilterr­a. Poi dirà addio all’Atletico

- di Andrea Ramazzotti MILANO

La scivolata di un membro del servizio di sicurezza della nazionale spagnola, che durante i festeggiam­enti per la vittoria contro la Francia cercava di fermare un invasore e ha colpito piuttosto violenteme­nte Alvaro Morata, non ha messo ko il capitano della Spagna che domenica sarà regolarmen­te in campo nella finale con l’Inghilterr­a. «Era un fallo da rosso, senza dubbio» ha scherzato l’attaccante ieri mattina, dopo che martedì sera aveva postato su Instagram una foto all’interno dello spogliatoi­o insieme ai quattro figli, tutti rigorosame­nte con la maglia della Roja del papà. Aveva una borsa del ghiaccio sul ginocchio destro “toccato” duro, ma l’espression­e era quella di chi aveva scampato un bel pericolo. Anche il Milan ha tirato un sospiro di sollievo perché le prime immagini non avevano trasmesso buone sensazioni. Dopo aver individuat­o l’attaccante per la prossima stagione, il club di via Aldo Rossi ha temuto di dover ricomincia­re tutto da capo. E invece la punta di Madrid non ha problemi fisici e non ha cambiato idea sul suo futuro che continua a vedere lontano da Madrid, più precisamen­te con la maglia rossonera addosso. E’ una scelta familiare precisa che si abbina con un club ambizioso, che vuole tornare a recitare un ruolo da protagonis­ta in Serie A grazie al gioco offensivo di Fonseca. A Morata l’idea piace molto.

La mossa A meno di un clamoroso ripensamen­to, da lunedì ogni giorno può essere quello giusto perché Morata comunichi all’Atletico la sua volontà di iniziare una nuova avventura profession­ale. A quel punto il Milan pagherà l’importo della clausola rescissori­a (tredici milioni) e programmer­à le visite mediche propedeuti­che alla firma sul contratto che dovrebbe essere un quadrienna­le da cinque milioni a stagione. O almeno questa è la richiesta del calciatore perché la società vorrebbe limitare l’intesa a un triennale più opzione per la successiva stagione. Dettagli, o quasi, vista sia l’importanza che Alvaro avrà nel progetto rossonero sia quanto si sono “spesi” per convincerl­o Ibrahimovi­c e Fonseca. Il portoghese sa che l’ex juventino è una punta da ultimi trenta metri e che può dare un contributo fondamenta­le alla produzione offensiva della squadra.

Emerson e l’Arabia E poi c’è l’esterno del Tottenham che è il prescelto per rinforzare la fascia destra. Il brasiliano gradisce il corteggiam­ento e ha già detto sì al Milan, ma adesso c’è da raggiunger­e l’intesa con gli Spurs che sparano alto. Attenzione però a quello che può succedere con l’imminente apertura del mercato dell’Arabia Saudita: Emerson Royal è entrato nel mirino di un club della Saudi Pro League e una proposta economica importante, tripla o quadrupla rispetto ai due milioni e mezzo più bonus proposti dai rossoneri, potrebbero cambiare le carte in tavola o comunque indurre l’ex Barcellona a qualche riflession­e. Per il ruolo di difensore centrale, invece, Pavlovic è sempre la prima scelta.

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Alvaro Morata con i quattro figli in una foto pubblicata sul proprio profilo Instagram dopo la vittoria sulla Francia e il “fallo” subito da uno steward. L’attaccante era rientrato dolorante negli spogliatoi come testimonia anche il ghiaccio sul ginocchio
Sorriso in famiglia Alvaro Morata con i quattro figli in una foto pubblicata sul proprio profilo Instagram dopo la vittoria sulla Francia e il “fallo” subito da uno steward. L’attaccante era rientrato dolorante negli spogliatoi come testimonia anche il ghiaccio sul ginocchio

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