Thuram Jr è solo il primo Si scalda l’asse col Nizza E Todibo resta in pole
Il figlio d’arte: «La Juve era il mio sogno da bimbo, papà dice che sono nel miglior club del mondo»
La Signora non ha finito di fare spese a Nizza. L’affare Khephren Thuram ha rafforzato il feeling tra la Juventus e il club della Costa Azzurra. Così i bianconeri, dopo i 20 milioni investiti per il figlio d’arte, insistono per l’ex compagno Jean-Clair Todibo. Il d.t. Cristiano Giuntoli si è già assicurato la disponibilità del difensore. L’accordo con il Nizza non c’è ancora, ma un buon compromesso alla fine potrebbe fare comodo a tutti. Anche al club transalpino. Un anno fa il Nizza ha garantito a Todibo che lo avrebbe ceduto in questa sessione di mercato e adesso l’ex Barcellona vuole essere accontentato. Le mediazioni sono al lavoro per trovare un punto di incontro tra le iniziali richieste del Nizza (35-40 milioni) e la volontà della Juventus di ingaggiare il giocatore attraverso un prestito con diritto/obbligo di riscatto. I rossoneri per il momento non sembrano intrigati né dall’opzione affitto, né dall’inserimento di una contropartita: da Rugani a Milik. I contatti, però, proseguono e la fiducia resta intatta. Soprattutto perché Todibo, ora come ora, ha la Juventus come priorità e sembra disposto a pazientare. Tutt’altro che un dettaglio per Giuntoli che, prima di affondare, ha bisogno di mettere a segno qual
Mi manda papà Todibo aspetta il suo turno e spera di raggiungere presto Thuram Jr, ieri in campo per il primo allenamento con la Juventus. «Hai tutto ciò di cui c’è bisogno. Adesso non ti resta che giocare», ha detto Thiago Motta al 23enne centrocampista juventino. Il resto, a Khephren, lo aveva già spiegato papà Lilian, che ha indossato la maglia della Juventus dal 2001 al 2006: «Papà mi ha spiegato che la Juve è un grande club, il più grande d’Italia e per lui il più grande del mondo. Mi ha detto che quando giochi qui lo fai per vincere, sempre. Essere alla Juve è una cosa che sognavo fin da piccolo». Nel caso di Thuram Jr è davvero così visto che a Torino ha vissuto i primi anni della sua vita e la Juventus è la prima squadra per cui ha tifato: «Mi ricordo quando papà giocava qui, al Delle Alpi. Mio fratello ed io vivevamo a Torino. Ibrahimovic era il miglior giocatore del mondo quando ero piccolo». Adesso toccherà a lui conquistare la Juventus a suon di prestazioni: «Sono un giocatore a cui piace correre con il pallone, difendere, attaccare. Mi piace il calcio, essere sul campo con i compagni e vincere». ⏻TEMP▲ DI LETTURA 2’ 12’’