Gli 80 anni di Vittore Beretta, una vita in granata
Entrò nel club con Pianelli, è sponsor dal 1991: festa per il presidente del gruppo lombardo Cairo: «Ha sempre fatto il bene della società»
Ottant’anni oggi. Tanti, tantissimi auguri, al Commendatore della Repubblica Vittore Beretta. Li rilancerà il Torino in mattinata attraverso i suoi canali ufficiali per festeggiare il meraviglioso traguardo. Presidente dell’omonimo gruppo, i Fratelli Beretta, produttori di salumi, un’eccellenza italiana nel mondo, prima ancora di essere un capitano d’industria e uno dei grandi imprenditori italiani, è un appassionato tifoso del Toro. Di più: la sua è una vita brillante vissuta e palpitata in granata. Raccontava: «Avevo 4 anni e mezzo quando scomparve il Grande Torino, vidi tutta la mia famiglia piangere intorno a una radio: in quel preciso momento, diventai del Toro».
Auguri speciali Una quarantina di anni fa affiancò Orfeo Pianelli nell’ultima fase della sua presidenza entrando nel consiglio del club, poi dal 1991 è lo sponsor della società. Nessuno in Italia ha legato il nome della propria azienda per così tanto tempo a una squadra di calcio. Vittore Beretta è un innamorato vero del Toro e dello spirito granata. Schivo, non ama i riflettori. Ma non salta una partita in casa, spesso pure in trasferta, ed è facile incrociarlo nei ritiri estivi. Si informa sempre sulle giovanili: i ragazzi del vivaio sono il suo più grande amore. Fratelli Beretta è un’azienda nata nel 1812: una famiglia in prima fila da otto generazioni, di cui Vittore ne è il capostipite. Oggi tre generazioni di Beretta sono impegnate in un’azienda che è leader nel mondo, molto presente anche negli Stati Uniti e in Cina. A lui arrivano gli auguri speciali del presidente del Torino, Urbano Cairo: «Mi fa molto piacere festeggiare Vittore - dice Cairo -, che è prima di tutto un grande amico a cui mi lega un affetto sincero. Ha 80 anni ma è vispo, in piena forma, sempre in pista. È una persona molto energica, non dimostra la sua età: tantissimi auguri di buon compleanno, caro Vittore. Ti ringrazio per aver sostenuto il Toro prima che io arrivassi. E, da quando ci sono io, per non aver mai fatto mancare il tuo sostegno, anche a me personalmente, nei momenti più difficili, sempre senza voler apparire. Hai sempre fatto il bene del club».