LEO SI SBLOCCA E PORTA L’ARGENTINA ALL’ULTIMO ATTO
Sconfitto il Canada con il primo gol nel torneo del suo fuoriclasse Per l’Albiceleste è la quarta finale consecutiva, la 43a per il Dieci
Viene da ripensare a quel pomeriggio del 2018, quando un Messi marginale salutava il Mondiale di Russia, proprio mentre di fronte a lui cominciava a risplendere la stella di Kylian Mbappé: la sua Argentina, trascinata in quei giorni solo da Angel Di Maria, eliminata dalla Francia che pochi giorni dopo sarebbe salita sulla vetta del mondo. E da lì cominciare a fare i conti: in Qatar Leo avrà 35 anni, si diceva, la sua parabola vincente finisce qui. E invece... Da allora è iniziata la seconda fase del Messi “argentino”. Verso l’infinito e oltre. Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, Leo ha finalmente avvicinato il mito Diego anche con l’Albiceleste: la vittoria nella Coppa America 2021 al Maracanà contro il Brasile il successo che ha cambiato tutto («Quello che ha rotto il muro», ha chiosato Di Maria, dopo le sconfitte dolorosissime in due Coppe america e a Brasile 2014), poi il Mondiale per la gloria eterna in Qatar, proprio dove Leo non sarebbe dovuto arrivare. In mezzo, la “Finalissima” vinta contro l’Italia. E ora, un’altra finale di Coppa America, la quarta dell’Argentina da quel pomeriggio russo.
In gol Contro il Canada in semifinale, negli Stati Uniti, è finita come nei gruppi, 2-0 Argentina, per la disperazione del rapper Drake che aveva scommesso 300mila dollari sulla vittoria dei nordamericani. Nel successo dell’Albiceleste, è però un altro il dettaglio tutt’altro che insignificante: il primo gol di Messi, migliore in campo, in questa Copa - la sesta edizione in cui segna, record con Zizinho, e 14 reti totali -, dopo quello del “solito” Julian Alvarez ad aprire il punteggio. Una rete che, per stessa ammissione del marcatore, Leo ha “scippato” a Enzo Fernandez: il centrocampista del Chelsea aveva calciato a botta sicura, Leo davanti alla porta ha corretto, quasi senza volerlo ma per puro istinto. Il capitano della Seleccion si è persino scusato con Enzo. Intanto ha aggiornato la lista dei record: gol numero 109 con l’Argentina, in 196 partite. Così ha superato Ali Daei ed è diventato il secondo miglior marcatore della storia con le nazionali. Davanti, adesso, c’è solo Cristiano Ronaldo a quota 130.
Le ultime battagl ie
La scommessa Il rapper Drake ha perso 300mila dollari: aveva puntato sulla vittoria del Canada
Per proseguire l’inseguimento, c’è solo una strada: giocare e giocare ancora. Chissà, magari fino al Mondiale 2026. Per il momento l’addio previsto è solo quello di Di Maria, che lascerà la Seleccion dopo la Coppa America e al quale Messi ha dedicato il discorso pre-partita: «Ha detto “prendiamo la finale per Angel”, una cosa che mi ha reso orgoglioso», ha raccontato il Fideo. Quanto a Messi, il diretto interessato continua a lanciare messaggi a metà tra la promessa e la rassegnazione (dei suoi tifosi e di tutti gli appassionati): «La sto vivendo come tutto negli ultimi tempi, divertendomi molto e avendo la consapevolezza, come succede a “Fide” (Di Maria, ndr) e Ota ( Otamendi , ndr), che queste sono le nostre ultime battaglie». Per ora ce n’è ancora un’altra, il 14 luglio a Miami, per prendersi la seconda Coppa America di fila. Per Messi è la 43 finale in carriera - finora ne ha vinte 30 e perse 12 - l’ottava con l’Argentina. Mai nessuno ne ha giocate tanto con una nazionale. Verso l’infinito e oltre.