Corriere della Sera - La Lettura
Sfrecciano elfi e maghi (e volano anche i 4)
Un’antologia celebra un genere di successo. Ecco i voti
Saghe magiche, epica fiabesca, urban fantasy, paranormal romance (con creature paranormali ed esoteriche), storie mitologiche, distopie calate in immaginarie società future... Sono molti i volti che può assumere la letteratura fantastica. Metamorfica, capace di cambiare pelle, adattarsi alle epoche, incontrare il favore dei lettori. Le serie bestseller che hanno caratterizzano gli ultimi quindici, venti anni sono ora al centro di un’antologia che sarà presentata nel corso di BookCity.
Non siamo di fronte a una letteratura minore ma a «istant classic», opere «il cui livello di strutturazione è molto complesso», spiega nella prefazione Emanuele Manco, curatore di «FantasyMagazine». Nel volume, dieci esperti di fantasy esplorano le ragioni di un successo che non smette di essere tale. Basta pensare che l’ultimo capitolo di Harry Potter — in realtà il testo teatrale — è stabilmente in vetta alla classifica dei libri più venduti in Italia dall’uscita, avvenuta a settembre. Proprio dal maghetto più popolare della letteratura per ragazzi (e non solo) parte l’antologia, con l’intervento di Silvana De Mari che si concentra su etica, senso della famiglia e valori religiosi della saga. De Mari è presente oltre che come saggista anche come autrice di fantasy: la sua opera è analizzata con entusiasmo da Marina Lenti (anche curatrice del volume).
Segue l’analisi di altre otto avventure. Con Percy Jackson, semidio e ragazzino dislessico, Riordan ottiene «la valorizzazione della diversità» (Martina Frammartino). Paolo Gulisano invita a leggere Narnia come una «rappresentazione del credo cristiano dell’autore». Il taglio innovativo di Hunger Games sta nell’eroe, non più solo ma in coppia: Katniss e Peeta «insieme racchiudono tutte le caratteristiche tipiche dell’eroe» (Chiara Valentina Sagré). Le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi si configurano come «il racconto di un percorso di crescita» (Maria Cristina Calabrese) che riguarda autrice, personaggi e lettori. In Bartimeus spicca come peculiarità il «pungente sarcasmo» (Pia Ferrara) del demone-folletto protagonista. Dietro il successo di Twilight Laura Costantini individua «un linguaggio piano, semplice» e l’avere al centro «un amore impossibile» (tra un’umana e un vampiro). Punto di forza del mondo con umani e demoni di Cassandra Clare è che «il folklore si coniuga con mito» (Amneris Di Cesare) mentre la saga Divergent punta sull’unicità dell’eroina, «la sua divergenza» (Cristina Lattaro).
Ai dieci autori «la Lettura» ha chiesto, per gioco, di dare i voti alle saghe: storia, stile, personaggi, lingua... Molti otto, diversi nove, perfino dieci. E pure qualche quattro.