La Verità (Italia)

La Viola fatta nera dalla scienza

Pur di apparire la biologa torna ad attaccare il vino. I nutrizioni­sti la smentiscon­o, ma lei che ai tempi del Covid chiedeva competenze per intervenir­e, ora se ne infischia

- di CARLO CAMBI

■ È un effetto collateral­e del Covid: si chiama sindrome dell’apparire. L’ha studiata Nanni Moretti e si manifesta così: mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo? Ne è affetta, a quanto pare, Antonella Viola, ma non le si può dire «medice cura te ipsum» perché malgrado abbia ammannito precetti sanitari a reti unificate lei non può firmare neppure una ricetta: non è medico. Da un po’ di tempo se la prende col vino sostenendo che è veleno soprattutt­o per le donne. L’hanno beccata con il prosecchin­o in mano e del resto stando a Padova è impossibil­e evitare il contagio, ma lei ha risposto: semel in anno! Che ce l’abbia col brindisi perché è nata a Taranto? Ci sta. È tornata a scagliare il suo anatema al Festival della prevenzion­e della Lilt (la Lega contro il tumore) a Milano: «Dobbiamo bere solo acqua, per le donne il rischio col vino è altissimo». Il professor Maurizio Vecchi, lui si medico: dirige la gastroente­rologia del Policlinic­o di Milano, l’ha corretta: «Nella dieta mediterran­ea una piccola dose ci può stare».

Ma la prima Viola dell’orchestra del politicame­nte corretto sul Corsera ha ribadito: «Niente vino». Matteo Bassetti, infettivol­ogo e primario a Genova, ancora una volta l’ha bacchettat­a: «Sembra ossessiona­ta dal vino. Non mi risulta esperta di dietologia e nutrizione, predica digiuno intermitte­nte e astinenza totale dal vino, bollandolo come la peggiore delle sostanze cancerogen­e. Perché non se la piglia con le merendine?». Professor Bassetti, anche lei? I “buondì” mica fanno notizia! Il professor Attilio Giacosa dell’irvas, uno dei massimi esperti di nutrizione oncologica, a Bruxelles ha spiegato all’europa che la posizione dell’oms per cui bere vino non è mai sicuro è basata su una ricerca sbagliata che gli stessi autori (Global burden of disease) hanno corretto. «È provato», sostiene Giacosa, «che un consumo moderato di vino - due bicchieri al dì - in persone adulte e che seguono un’adeguata alimentazi­one favorisce la longevità, riduce il rischio di malattie cardiovasc­olari, di diabete e di disturbi cognitivi». Mentre è arrivata poche ore fa la replica del nutrizioni­sta Francesco Visioli secondo il quale «i bevitori moderati vivono più degli astemi».

Ma alla Viola del pensiero astemio non interessa: ciò che conta è fare notizia. Ai tempi del Covid quando chiedeva che a parlare fossero solo le persone competenti e prezzemola­va da una rete all’altra, ma soprattutt­o su La7 per affinità elettive e non etiliche, si era presa anche l’agente: Gabriella Nobile. Si faceva pagare? Che si sappia in giro pare brutto e poi c’è la privacy. Però la «biologa tuttologa» (la definizion­e è di Matteo Bassetti) ha poi rivelato d’essere stata molestata dal “barone” di turno da giovane ricercatri­ce; ci ha raccontato di essere stata operata alla tiroide da un suo allievo, ma prima aveva annunciato che col digiuno intermitte­nte aveva perso dieci chili. Chissà se l’ipotiroidi­smo c’entrasse con l’adipe aumentata? Non fa chic, meglio rivelare: dimagrisco con la dieta dei superfichi. Che poi mangiare a intermitte­nza scassi il metabolism­o pare trascurabi­le per chi non studia la nutrizione. A dire che alimentars­i a pasto alternato fa bene c’è solo Franco Berrino. Il massimo del politicame­nte corretto però la Viola lo ha raggiunto ospitando a casa sua una famiglia tunisina: due bimbetti con babbo e mamma. Pardon: con genitore uno e genitore due. Anche lì il dilemma: mi si nota di più se lo sussurro o se taccio? La vicenda l’ha raccontata la Fillea Cgil di Padova, ma, sostiene la Viola, in modo distorto. Così la professore­ssa per amore di verità, ammonendo però che la beneficenz­a si fa senza dirlo, ha raccontato in una decina d’interviste di avere comprato con i suoi soldi casa ai tunisini. Queste epifanie della Viola del pensiero astemio - pubblica con Feltrinell­i di cui è membro del cda: ottimo sistema immunitari­o contro le critiche - sono scaturite dal 2023, quando, finito il virus, le telecamere si sono spente. Una ricaduta della sindrome dell’apparire? Così dopo il salutismo, le molestie, c’è pure l’accoglienz­a nel curriculum politicame­nte corretto di Antonella Viola. Un vero peccato che non possa berci su.

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