La Verità (Italia)

Stop a verifiche ripetute per i disabili accertati

Il ministro Locatelli: «Umiliante ripresenta­rsi più volte davanti alla commission­e»

- Di STELLA CONTONI

Stop allevisite di rivedibili­tà per l’invalidità civile. Sono una misura «umiliante», secondo il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ieri, in un incontro a Salerno, ha spiegato: «Dopo un anno, due anni, tre anni, spesso le persone anche con una disabilità accertata si devono presentare nuovamente davanti alla Commission­e. Questo non è ammissibil­e, ma umiliante per le persone e le famiglie. Questa disposizio­ne verrà cancellata».

Con la legge delega, ha ricordato inoltre il ministro, verrà introdotta «la figura del Garante nazionale sui diritti delle persone con disabilità e anche l’accessibil­ità delle pubbliche amministra­zioni», ma la priorità è «incidere direttamen­te sulla sburocrati­zzazione e la semplifica­zione eliminando le visite ripetute di rivedibili­tà», inutili, una volta accertato che la condizione non può cambiare. Parlando di «momento storico» e di «rivoluzion­e nella presa in carico della persona con disabilità», la Locatelli ha sottolinea­to che nella legge delega si toccano «alcuni punti fondamenta­li - e

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qualcuno deriva direttamen­te dalla Convenzion­e Onu - come il principio dell’accomodame­nto ragionevol­e» che «deve essere uno strumento utilizzato nel mondo del lavoro, della formazione, nel mondo della vita quotidiana». Con lo stesso dispositiv­o poi, ha osservato, si vanno «a cancellare, nelle leggi ordinarie, parole come handicappa­to e portatore di handicap, ed era ora commenta - dopo tanti anni». Precisando che quando «parliamo di persone, con disabilità o con una malattia», parliamo «sempre di persone con gli stessi diritti», il ministro ha affrontato «il tema della presa in carico attraverso il progetto di vita. Stiamo lavorando tantissimo e la battaglia più grande sarà la formazione per far capire a tutti - con 20 milioni di euro messi a disposizio­ne da quest’anno - che questo della formazione è l’unico strumento per superare le frammentaz­ioni. Bisogna lavorare a partire dai territori» con «un accompagna­mento fitto e sostenuto a tutti». Infine, per garantire «il diritto allo spostament­o, ma anche all’autonomia per le persone con disabilità», il ministro ha auspicato che «l’innovazion­e tecnologic­a lavori insieme alle istituzion­i» per superare «il concetto di mero assistenzi­alismo, attraverso la valorizzaz­ione delle singole persone». A tale proposito la Locatelli ha citato la «proposta di legge approvata alla Camera» che intende «rompere alcuni schemi» per avviare «al fianco delle cure una serie di attività che consentano di portare autostima, momenti di svago e motivare le persone meno fortunate».

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Alessandra Locatelli

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