La Verità (Italia)

Azimut lancia la sua banca digitale Entro nove mesi lo sbarco in Borsa

La società varrà fino a 2,2 miliardi. Il presidente Giuliani: «Cerchiamo istituti partner»

- Di EMANUELA MEUCCI AL VERTICE Paolo Martini, ad di Azimut holding [Ansa]

Azimut holding raddoppia: a 20 anni dallo sbarco a Piazza Affari, ha annunciato la creazione di una nuova banca digitale con un’operazione di scorporo di quasi metà della rete italiana di consulenti finanziari. La fintech verrà quotata in Borsa entro sei/nove mesi. Ai consulenti finanziari della nuova società sarà assegnato ogni anno il 2% del capitale nei primi cinque anni, fino al 10% complessiv­o. Azimut holding non dovrebbe risentire del distacco, poiché manterrà un contratto ventennale sulla quota di ricavi prodotti dalle masse esistenti all’atto del conferimen­to e si avvarrà dei servizi bancari del nuovo istituto, il cui nome deve essere ancora scelto. Ad sarà Paolo Martini, amministra­tore delegato anche di Azimut holding. La nuova realtà indipenden­te potrà includere nell’azionariat­o anche partner bancari e finanziari e avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferiment­o circa 1.000 consulenti finanziari.

«Abbiamo contatti con le banche e ne abbiamo avuti, c’è molto interesse», ha detto Pietro Giuliani, presidente e fondatore di Azimut holdig, durante la presentazi­one del progetto, «Se ci sono istituti bancari che arrivano con offerta seria, facciamo la banca con loro. A essere creativi si può farla con due, una piccola e una grande. Se non arrivano, facciamo da soli: vogliamo essere veloci. Noi di Azimut holding staremo sotto il 10%, per evitare di ricadere nella regolazion­e bancaria». Giuliani ha aggiunto: «Se un’altra banca avrà almeno il 15%, noi saremo sotto il 10%, altrimenti in caso stand alone vendiamo tutto al mercato e stiamo fuori». La nuova fintech bank avrà una partecipaz­ione nel capitale di Azimut marketplac­e, la piattaform­a digitale di servizi alle Pmi che in poco più di due anni ha già raggiunto 11.500 aziende supportand­ole nella loro crescita. Inoltre, «sono in fase di studio due nuove iniziative relative al lancio di una rete distributi­va di consulenti finanziari in Spagna e una partnershi­p con un importante family office in Italia focalizzat­o sulla clientela ultra high net worth».

La nuova società, con un valore fra 1,8 e 2,2 miliardi, una volta ottenute le autorizzaz­ioni e avviata l’attività, ha l’obiettivo di raddoppiar­e in cinque anni gli utili e le masse gestite e amministra­te, in condizioni di mercato normali, in linea con quanto realizzato dal gruppo Azimut nei precedenti piani industrial­i (quello 2025/2029 verrà presentato nei prossimi mesi). Nei primi cinque anni la raccolta di risparmio gestito, assicurati­vo, advisory e amministra­ta è prevista tra i 16 e i 19 miliardi di euro, la crescita della liquidità e dei conti correnti tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro.

Paolo Martini ha commentato: «Negli ultimi dieci anni le reti di consulenti finanziari hanno visto triplicare la quota di mercato oggi vicina al 18%. Come industria abbiamo ancora un grande spazio di crescita e con la nuova banca digitale al servizio di clienti e consulenti vogliamo cogliere appieno questo trend con l’obiettivo di diventare tra i leader di mercato in Italia. Una volta completato il disegno strategico con la scelta dei partner finanziari/bancari e successiva­mente all’otteniment­o delle autorizzaz­ioni dalle competenti autorità di vigilanza, uniremo l’esperienza di 34 anni di successi di Azimut con i servizi e i prodotti per la clientela retail e private di una fintech bank».

Il titolo ha chiuso a 25,18, +0,2%.

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