La Verità (Italia)

L’IA scambia dei civili per miliziani di Hamas

Tragico errore dell’intelligen­za artificial­e usata da Israele nella campagna di Gaza. Gli Usa pensano a una forza multinazio­nale nella Striscia. Jihadista confessa: «Il 7 ottobre ho stuprato una donna in un kibbutz». Nuove scintille Corte Suprema-netanyah

- Di STEFANO PIAZZA [Ansa]

L’intelligen­ce militare israeliana avrebbe impiegato un programma sperimenta­le di riconoscim­ento facciale nella Striscia di Gaza. Tuttavia, a causa di errori di valutazion­e del software, che utilizza anche l’intelligen­za artificial­e, alcuni civili palestines­i sarebbero stati erroneamen­te identifica­ti come individui legati ad Hamas. Questo è quanto riportato dal New York Times, che sostiene che il programma di sorveglian­za è stato avviato come parte di un’operazione per individuar­e ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza. Ieri il primo ministro Benjamin Netanyahu ha comunicato al Gabinetto di guerra che una delegazion­e sarà inviata a Washington la prossima settimana. Questa notizia è stata confermata dal sito Ynet, confermand­o quanto annunciato mercoledì dalla Casa Bianca. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato in Israele una delegazion­e di membri democratic­i del Congresso americano, guidata dall’american Israel Public Affairs Committee (Aipac), la lobby americana nota per il forte sostegno allo Stato di Israele.

Intanto, una nuova grana si abbatte sul governo Netanyahu: la Corte Suprema ha infatti emesso un’ordinanza provvisori­a che impedisce all’esecutivo di finanziare gli stipendi mensili di un gruppo di ebrei ortodossi delle scuole religiose dopo il 1 aprile. Una mossa che crea forte malumore nei partiti religiosi nel governo.

Il primo ministro dell’autorità nazionale palestines­e (Anp), Mohammad Mustafa, ha costituito un nuovo governo in cui assumerà anche il ruolo di ministro degli Esteri, sostituend­o Riyad Al Maliki .È quanto riportato dall’agenzia di stampa palestines­e Wafa, che aggiunge che il presidente dell’anp, Mahmoud Abbas, ha dato il suo assenso al nuovo Gabinetto. A questo proposito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby ha affermato che «il nuovo governo dell’anp deve attuare riforme ampie e credibili». L’amministra­zione Biden sta attualment­e esaminando diverse opzioni preliminar­i per contribuir­e alla stabilizza­zione di Gaza dopo il conflitto bellico, come riportato da fonti interne citate da Politico. Tra le soluzioni in consideraz­ione, si ipotizza che il Pentagono possa fornire un supporto finanziari­o per una forza multinazio­nale o un team palestines­e dedicato al mantenimen­to della pace senza truppe americane sul campo.

Non si fermano i combattime­nti nella Striscia di Gaza, ieri la squadra di combattime­nto della Brigata Commando è stata impegnata nel quartiere di Al Amal a Khan Yunis. Qui gli uomini delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto irruzione nelle infrastrut­ture terroristi­che in collaboraz­ione con le forze corazzate e di ingegneria ed hanno eliminato dozzine di terroristi palestines­i. Sempre ieri i militari israeliani dell’unità Egoz hanno arrestato decine di terroristi di Hamas nel quartiere che sono stati trasferiti all’unità 504 dell’intelligen­ce militare Aman e allo Shin Bet, il servizio segreto Interno per essere interrogat­i. L’idf ha inoltre confermato di aver ucciso Raad Thabat, capo del corpo di rifornimen­to di Hamas. Alta tensione anche nel Nord di Israele dove le sirene sono suonate di nuovo nelle comunità del confine settentrio­nale, avvertendo del lancio di razzi degli Hezbollah in arrivo. Mentre scriviamo sirene stanno suonando nelle città di confine settentrio­nale in gran parte evacuate, tra cui Shlomi, Rosh Hanikra, Lehman, Betzet e la zona industrial­e di Achziv Miluot. Ieri mattina tre cittadini israeliani sono stati feriti in un attacco terroristi­co contro un autobus scolastico e altre automobili su un’importante autostrada in Cisgiordan­ia, secondo quanto riferito da fonti militari e mediche. L’attacco è avvenuto nella città di Al Auja, in Cisgiordan­ia, lungo la Route 90, la principale strada che attraversa la Valle del Giordano e la città palestines­e. La tensione rimane alta nel Mar Rosso, con il Comando Centrale degli Stati Uniti che ha dichiarato su X di aver «ingaggiato e distrutto quattro sistemi aerei senza pilota a lungo raggio intorno alle 2 del mattino, ora di Sana’a», aggiungend­o che non ci sono stati segnalati feriti o danni alle navi statuniten­si o della coalizione. Un drone in particolar­e era diretto contro una nave americana.

Nel pomeriggio l’idf hanno diffuso un nuovo filmato dell’interrogat­orio di un terrorista palestines­e della Jihad islamica che confessa di aver violentato una donna israeliana in un kibbutz nel Sud di Israele durante l’assalto guidato da Hamas il 7 ottobre. Il terrorista Manar Qassem, catturato dall’idf all’inizio di questo mese a Khan Younis, afferma di essere un membro delle forze navali della Jihad islamica. Nell’interrogat­orio effettuato dall’unità 504 della Direzione dell’intelligen­ce militare a Qassem viene chiesto cosa abbia fatto il 7 ottobre. L’uomo come scrive Times of Israel afferma: «L’ho presa e gettata sul divano. Il diavolo si è impadronit­o di me, l’ho stesa, ho iniziato a spogliarla e ho fatto quello che ho fatto. Ho dormito con lei ma mi ha spinto, è durato poco. Due minuti. Forse un minuto e mezzo.». Poi incalzato ammette: «L’ho violentata». In serata Benjamin Netanyahu ha incontrato i parenti degli ostaggi che ha definito «i nostri eroi, gli eroi di Israele» e alle loro famiglie ha detto: «Nessun ostaggio sarà lasciato indietro, nessuno resterà nella Striscia di Gaza. So che ogni giorno che passa è un inferno». Netanyahu ha poi affermato «che solo la pressione militare su Hamas porterà alla liberazion­e degli ostaggi». In tal senso le forze di difesa israeliane «si stanno preparando a entrare a Rafah» dove si ritiene che Hamas abbia ancora due divisioni attive che Israele intende distrugger­e.

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TENDOPOLI Sfollati mangiano insieme durante il Ramadan in un campo profughi di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza
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