La Verità (Italia)

Nessun tennista (nella top ten) gioca il rovescio a una mano

-

Per la prima volta nella storia del tennis, non c’è nemmeno un giocatore che gioca il rovescio a una mano tra i primi dieci del mondo. Da quando esiste la classifica Atp (la prima fu pubblicata il 23 agosto del 1973), non era mai successo: l’ultimo ad accelerare il processo d'estinzione del rovescio a una mano è stato Stefanos Tsitsipas, ormai in caduta libera e uscito dal club dei migliori un mese fa.

Ci pensavo ammirando al Masters di Miami le prodezze di Lorenzo Musetti: ha dato spettacolo prima contro la promessa del tennis americano Ben Shelton, battendolo, poi contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, che lo ha superato in due set. Ma in un attimo sui social sono diventate virali le clip di alcuni colpi da maestro di Lorenzo, tra cui un pallonetto in tweener (il colpo con la racchetta tra le gambe), che ha entusiasma­to il pubblico. Musetti è uno dei giocatori più amati per la grande tecnica ed eleganza dei suoi colpi, tra cui appunto il rovescio a una mano. Passa da lui la speranza della sopravvive­nza del colpo più affascinan­te del tennis? Quelli che lo giocano sono sempre di meno: la potenza ormai la fa da padrone e per come si è evoluto il gioco è diventato un colpo molto più attaccabil­e. Lo ha tenuto in vita Roger Federer, uno dei migliori rovesci a una mano della storia e tanti, tra cui lo stesso Tsitsipas e Denis Shapovalov, hanno scelto di giocare così in suo onore. E pensare che fino agli anni Sessanta quelli che giocavano il rovescio a due mani erano una minoranza. La musica cambiò con l’avvento di Bjorn Borg e Jimmy Connors, il primo tennista con un rovescio bimane a diventare, nel 1974, numero 1 della classifica mondiale.

 ?? Di ?? CESARE LANZA
Di CESARE LANZA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy