Bf, ok al bilancio: l’utile a 12 milioni
Dopo l’aumento di capitale, migliora pure l’indebitamento. Plusvalenze dalla vendita di quote della controllata Bonifiche Ferraresi. Dividendo da 0,044 euro
Il consiglio d’amministrazione di BF ha approvato il bilancio 2023 chiuso con tutti gli indicatori in crescita. Come ha spiegato l’amministratore delegato Federico Vecchioni l’utile è stato di 12,2 milioni (8,9 milioni l’anno precedente), il margine operativo 16,9 milioni (10,3 milioni) e il valore della produzione 32,5 milioni (24,5). L’indebitamento netto si è ridotto a 8 milioni dopo l’aumento di capitale il cui impatto finanziario è stato pari a 299 milioni. Il valore della produzione, spiega una nota, comprende i ricavi per i servizi resi da BF, sia verso le società del gruppo sia verso terzi, per circa 11 milioni, la plusvalenza di 3,9 milioni realizzata a seguito della cessione di quote della controllata Bonifiche Ferraresi, la plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Cerea, dividendi incassati per circa 13,2 milioni e la quota di interessenza rilevata al 31 dicembre 2022 relativamente alle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto per circa 3,1 milioni. Il bilancio consolidato mostra un margine operativo di 75 milioni (57 milioni nel 2022) e un risultato netto di 4,2 milioni (9,3 milioni l’anno precedente). Il consiglio d’amministrazione proporrà all’assemblea convocata per il prossimo 22 maggio la distribuzione di un dividendo, relativo sia all’utile d’esercizio sia a utili portati a nuovo, per complessivi 11,5 milioni, pari a 0,044 euro per azione. Nel comunicato il consiglio spiega che il settore agroindustriale (divisione agricola e la divisione industriale) ha registrato rispetto al 2022 una crescita del valore della produzione (+41%, pari a 168,6 milioni nel 2023 rispetto ad 119,4 milioni nel 2022), per effetto del consolidamento delle controllate BIA e Pastificio Fabianelli. Il settore sementiero rileva un incremento del valore della produzione (+102%, pari a 103 milioni nel 2023 rispetto ad 51 milioni nel 2022) e un miglioramento della marginalità (7,8 milioni nel 2023 rispetto a 3,1 milioni nel 2022) per effetto dell’integrazione del ramo d’azienda conferito da Consorzi Agrari d’italia con efficacia primo febbraio 2023. Il settore CAI (che comprende CAI e le sue controllate), in un generale contesto deflattivo dei prezzi agricoli, registra un incremento del valore della produzione (+22% pari 1.192 milioni nel 2023 rispetto ad 976 milioni nel 2022) e una marginalità in crescita (45,4 milioni nel 2023 rispetto 31,6 milioni nel 2022), in conseguenza della presenza per 12 mesi nel 2023 del ramo d’azienda conferito da Consorzio Agrario Nordest Società Cooperativa in CAI con efficacia dal 1° settembre 2022. Nel corso dell’anno il gruppo ha intensificato il programma di internazionalizzazione. In particolare ha avviato la partnership con Musahamat Farms società di diritto ghanese attiva nella coltivazione di banane. È stata costituita Bf Ghana, società di diritto inglese controllata da Bf. Il piano industriale 20242027,prevede tra l’altro, la coltivazione di mais, soia, grano, riso, pomodoro, destinati al mercato interno, e banane, nonché investimenti per la realizzazione di un sistema di irrigazione che consentirà l’estrazione dell’acqua dal fiume Volta e includerà linee portanti per trasportare e fornire l’acqua in tutta l’area coltivabile. All’inizio di quest’anno il gruppo ha avviato una partnership strategica in Kazakhstan per lo sviluppo delle tecniche di agricoltura di precisione, nonché la realizzazione di progetti di filiera che prevedano investimenti nel settore agroindustriale così da favorire anche la produzione e distribuzione dei prodotti agricoli del Kazakistan nel mercato internazionale.