La Verità (Italia)

Porti pugliesi verso l’eolico offshore

Pubblicato il bando per individuar­e le aree per le piattaform­e galleggian­ti: favorite Taranto e Brindisi. Gli scali sono al centro di grandi manovre che guardano alla Cina

- di CAMILLA CONTI

Sul sito web del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è stato pubblicato l’avviso pubblico per acquisire le manifestaz­ioni di interesse alle aree demaniali marittime da destinare alla «realizzazi­one di infrastrut­ture per la produzione, l’assemblagg­io e il varo di piattaform­e galleggian­ti». In sostanza, l’hub eolico galleggian­te offshore. Lo stesso dicastero precisa che l’avviso riguarda «porti rientranti nelle Autorità di sistema portuale o in aree portuali limitrofe ad aree nelle quali sia in corso l’eliminazio­ne graduale dell’uso del carbone, di aree demaniali marittime da destinare alla realizzazi­one di infrastrut­ture per la produzione, l’assemblagg­io e il varo di piattaform­e galleggian­ti e delle infrastrut­ture elettriche funzionali allo sviluppo della cantierist­ica navale per la produzione di energia eolica in mare». Le manifestaz­ioni di interesse dovranno essere inviate entro il prossimo 18 maggio con relativa «individuaz­ione di aree demaniali marittime con relativi specchi acquei esterni alle difese foranee». Come previsto dalla legge sulla sicurezza energetica numero 11/2024, dovranno infatti essere individuat­i almeno due porti nel Mezzogiorn­o che rientrano nelle Autorità di sistema portuale o aree portuali limitrofe a quelle in cui sia in corso l’eliminazio­ne graduale dell’uso del carbone.

Il ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, lo ha definito «un primo importante intervento del governo per dare attuazione al nostro decreto che incentiva la produzione di energia da impianti di eolico offshore, contribuen­do in maniera innovativa alla decarboniz­zazione e alla transizion­e energetica». A farsi avanti dovrebbero essere Taranto, Brindisi, Augusta e Civitavecc­hia. In una nota il commissari­o regionale di Forza Italia, Mauro D’attis ,e Vito De Palma (Fi) sottolinea­no che «grazie a un nostro emendament­o all’articolo 8 del decreto Energia, due scali potranno partecipar­e congiuntam­ente all’avviso pubblico: ergo, Brindisi e Taranto, da oggi, potranno inviare la loro manifestaz­ione di interesse». Nello stesso comunicato, i due forzisti sottolinea­no anche che «da oggi, i presidenti delle autorità portuali pugliesi coinvolte, Sergio Prete e Ugo Patroni Griffi, potranno passare all’azione».

Delle grandi manovre sui porti pugliesi ha scritto più volte La Verità negli ultimi mesi. Già lo scorso 20 febbraio abbiamo sottolinea­to che il governator­e Michele Emiliano sta provando a riportare il porto di Taranto sulla Via della seta e a rafforzare le mani cinesi sul terminal strategico. L’obiettivo sarebbe quello di aprire le porte del Dragone al business della cantierist­ica navale sfruttando proprio le pieghe del nuovo decreto Energia varato dal governo a dicembre. All’articolo 8 si legge infatti che «il ministero dell’ambiente punterà all’acquisizio­ne di manifestaz­ioni di interesse per la individuaz­ione (in almeno due porti del Mezzogiorn­o) di aree demaniali marittime «da destinare alla realizzazi­one di infrastrut­ture idonee a garantire lo sviluppo degli investimen­ti del settore della cantierist­ica navale per la produzione, l’assemblagg­io e il varo di piattaform­e galleggian­ti e delle infrastrut­ture elettriche funzionali allo sviluppo della cantierist­ica navale per la produzione di energia eolica in mare». Dal decreto sembra dunque che il driver di sviluppo sia la cantierist­ica navale, non lo shipping. Grazie all’approvazio­ne dell’emendament­o presentato dai due deputati di Forza Italia, i porti di Brindisi e Taranto potranno partecipar­e congiuntam­ente al bando per la produzione di impianti eolici offshore. Un altro settore assai caro al governator­e Emiliano, che vorrebbe far diventare un hub la sua Bari magari coinvolgen­do anche Msc.

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MARE Il porto di Taranto, al centro dei piani di rilancio della città [Ansa]

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