La Verità (Italia)

Ritratti Ruth Handler, la mamma che inventò «Barbie»

- CAMILLA CONTI

Il cinquantac­inquesimo podcast di Ritratti è dedicato a Ruth Handler. Nata a Denver il 4 novembre del 1916, è figlia dei Mosko, una coppia di ebrei polacchi scappati in America per sfuggire all’orrore del nazismo. A 19 anni Ruth va in vacanza in California e decide che non sarebbe più tornata. Convince il fidanzato della scuola, Elliot Handler, a seguirla, sposarla nel 1938 e studiare design industrial­e. Quando Elliot si laurea, inizia a costruire mobili col polimetilm­etacrilato, recentemen­te entrato in commercio e Ruth, visti i risultati finali, gli suggerisce di trasformar­e questo suo hobby in un’attività. Lui produce, lei vende. Nel 1942 i coniugi Handler si associano con Harold Mattson e dalla fusione dei nomi dei due uomini, Matt ed El, nasce il marchio. Inizialmen­te l’azienda si specializz­a nella produzione di cornici per fotografi poi comincia a vendere case per bambole, concentran­do la sua attività nella produzione di giocattoli di vario tipo. Nel 1946 Matson vende le proprie quote agli Handler. All’inizio degli anni Cinquanta Ruth guarda la figlia Barbara, Barbie, giocare e le viene l’idea di una bambola adolescent­e, con tanto di occhi azzurri e seno spettacola­re. I maschi la bocciano: «Quale madre vuoi che compri alla figlia una tettona così?». Ma Ruth non molla. Nel 1956, durante un viaggio in Svizzera, vede una bambola chiamata Bild Lilli, che sembra una ballerina del varietà e in realtà non è proprio un giocattolo ma un’icona di plastica nata per allietare l’umore dei soldati in trincea. La porta in California e pretende che la Mattel lanci un progetto simile. Così nel 1959, Barbie viene presentata in anteprima a New York con uno spot televisivo dove indossa in passerella un abito da sposa . Ancora oggi il mito della sua bambola resiste.

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