Il nostro asso nella manica per gli Europei si chiama Chiesa
Tra un mese cominciano gli Europei: chi porterà Luciano Spalletti in Germania? Dopo la difesa, cerchiamo oggi di capire quali saranno le scelte definitive del ct su centrocampo e attacco. L’italia di base opterà per il modulo 4-3-3, anche se nelle amichevoli contro Venezuela e Ecuador, Spalletti ha provato il 3-4-2-1: come per la difesa, anche in questi reparti le scelte prediligeranno quindi quei giocatori in grado di adattarsi a più disposizioni tattiche. Come Lorenzo Pellegrini, tornato finalmente a esprimersi ad alti livelli con la Roma sotto la guida di Daniele De Rossi. Dando per scontate le convocazioni di Nicolò Barella, Bryan Cristante, Davide Frattesi e Manuel Locatelli, il sesto centrocampista penso sarà Giacomo Bonaventura, autore a 34 anni di una grande stagione a Firenze. Non credo ci saranno dunque né Jorginho né Matteo Pessina, che pure erano stati convocati da Spalletti con la Macedonia del Nord e l’ucraina. In attacco, abbiamo finalmente il centravanti che ci serviva, Mateo Retegui: ha superato i guai fisici della prima parte della stagione e ce lo ritroviamo in ottima condizione al momento giusto. Possiamo contare anche su Gianluca Scamacca, che dopo le strigliate di Spalletti («ti devi svegliare») ha ricominciato a segnare, e su Giacomo Raspadori, che farà comodo per la sua duttilità. Ma la nostra carta vincente è Federico Chiesa. Al contrario di Allegri, il ct azzurro sa come valorizzarlo (ala sinistra) e motivarlo («È il nostro Sinner»). Sulle fasce, a sinistra salgono le quotazioni di El Shaarawy, ma la sorpresa credo arriverà dall’altra corsia: come esterno destro, sono pronto a scommettere sulla convocazione di Riccardo Orsolini.