CAGLIARI CON VISTA
Antiche chiese, castelli e vicoli suggestivi. Movida, mare cristallino luce mediterranea: il capoluogo sardo ha accolto nei secoli dominatori di ogni provenienza, che sono poi stati catturati dalla bellezza del clima e dei luoghi.
Secondo una leggenda furono gli angeli a scegliere di stabilirsi in questa terra, che si affaccia verso Mezzogiorno sul Mediterraneo, su una costa un po’ rocciosa e un po’ sabbiosa al riparo da perturbazioni, piogge e dall’odio e dalla cattiveria del mondo, come recitano gli antichi testi di mitologia. Per questo motivo Cagliari non è solo la principale città della Sardegna né soltanto un importante porto mediterraneo o la sede di importanti università ma è anche una città viva, culturalmente attiva e meta obbligata per chi sceglie di visitare la zona meridionale della Sardegna, con le sue spiagge fra le più suggestive d’Europa conosciute fin dal 3° secolo avanti Cristo quando Karalis – questo l’antico nome di Cagliari – venne nominata capoluogo della provincia di Sardinia et Corsica.
Dai tempi antichi, Cagliari è naturalmente cresciuta molto non solo in termini di popolazione ma anche in termini di fascino e vitalità, pur mantenendo sempre quella tranquillità che la fece scegliere dagli angeli.
Il porto
Quando si parla di città di mare come Cagliari, non si può dimenticare il porto che qui non è solo il punto di arrivo dei traghetti in arrivo dal continente, non è solo una zona di traffico di auto che sbarcano e si imbarcano ma è anche un luogo che nel corso degli anni ha saputo mantenere quello spirito marinaro ben personificato dagli abitanti e dai vecchi pescatori, che qui ormeggiano le proprie barche – grandi o piccole che siano – e che qui trascorrono diverso tempo a contatto col mare, spesso all’ombra di barche da diporto o da yacht di lusso che scelgono Cagliari come punto di partenza per visitare dal mare la costa sarda, come punto di arrivo dopo una crociera nel mediterraneo o come punto di transito nella rotta tra Liguria e Costa Azzurra e nord Africa. Poche città mediterranee, inoltre, hanno un porto situato in posizione così centrale: prospiciente via Roma, un grande viale con alberi di palma, ristoranti, bar e negozi sotto i portici che regalano una vita notturna durante tutto l’anno visto che la temperatura media è gradevole sia in estate sia in inverno.
Ma il piacere di camminare per via Roma non è dato solo dai numerosi caffè, alcuni per giovani altri – come il Caffè Torino – che fanno parte del patrimonio culturale della città fin dall’800. Del resto il lungomare di Cagliari, così luminoso, ricco di luce e dal calore decisamente mediterraneo, è tutto un susseguirsi di palazzi antichi, progettati da architetti estrosi come quelli che hanno costruito il Palazzo Civico (o Palazzo Baccaredda), un imponente edificio bianco del 1900 con 2 torri ottagonali che svettano nello skyline cittadino rappresentando uno dei simboli della città sarda.
Il mare in città
Se Rio ha Copacabana, Los Angeles ha Malibù e Palermo ha Mandello, Cagliari ha il Poetto, probabilmente una delle più belle spiagge cittadine presenti in Europa. Per raggiungerla basta anche una bicicletta o un autobus o – meglio ancora – basta un camper da posteggiare a pochi metri dal mare per godersi il sole potenzialmente per 365 giorni l’anno o per fare il bagno nell’acqua cristallina che ha reso famosa nel mondo l’intera Sardegna. Vista l’esposizione a sud, poi, la temperatura del mare di Poetto è particolarmente mite anche durante le mezze stagioni dando l’impressione a chi ci si sofferma di trovarsi in una delle tanto celebrate spiagge caraibiche.
E sono forse questi 8 chilometri di arenile bianco, compresi tra la torre aragonese della Sella del Diavolo fino al litorale di Quartu Sant’Elena, che più di tutti hanno spinto gli angeli a scegliere Cagliari come loro dimora definitiva. Il Poetto è in realtà anche uno dei luoghi della vita notturna di Cagliari - come una sorta di prolungamento di via Roma – e una delle tappe obbligate dei turisti che vengono a Cagliari o che scelgono le belle spiagge della costa meridionale della Sardegna, grazie ai locali che trasmettono musica dal vivo, alle discoteche o ai locali per aperitivi.
La Cagliari antica
I Navigli e Trastevere sono per Milano e Roma quello che la Marina è per Cagliari. Un quartiere antico, colorato, pittoresco dove il tempo sembra essersi fermato, dove le strade non sono invase dalle auto e dove si può respirare in pieno l’atmosfera mediterranea del capoluogo sardo e sostare in un tavolino all’aperto di fronte a uno di quei palazzi costruiti nel corso dei secoli da pisani, spagnoli e genovesi. Adiacente via Roma, il quartiere ha l’aspetto di un paese d’altri tempi, con vicoli in salita e in discesa che ogni tanto permettono a chi cammina di vedere il mare, con il blu che contrasta con il predominante color rosso degli edifici.
Anche qui, come nella vicina via Roma e soprattutto durante la bella stagione, si vive molto durante le ore serali: bar e ristoranti tipici si alternano infatti a negozi su strade pedonali. In mezzo alle antiche stradine, si trovano chiese di diversi stili, come la gotica Sant’Eulalia o la rinascimentale Sant’Agostino, fortunatamente risparmiate dai bombardamenti del 1943, che segnarono per sempre la sorte di alcuni altri edifici religiosi. Come molte città mediterranee, anche Cagliari è stata il crocevia di diverse culture che hanno lasciato in eredità architetture e stili di vita, leggende e tradizioni. Come la basilica di San Saturnino, la più antica di Cagliari: risalente al 1119, è di stile bizantino e si trova in uno dei quartieri storici
della città adiacente a una necropoli e alla chiesa di San Lucifero, rappresentando uno dei migliori esempi paleocristiani di tutta la Sardegna. A breve distanza, si trova il mercato del pesce di San Benedetto. Un posto da visitare non soltanto per acquistare il prodotti appena pescati ma anche per l’atmosfera vivace che si respira, al punto che spesso i pescatori sono intervistati da testate e giornali locali come informati su tutto quello che avviene in città e in mare. Molti di loro, secondo tradizione, risiedono nel quartiere San Giorgino, in vecchie case pittoresche che vivono a orari quasi agli antipodi rispetto al resto della città visto che la pesca di svolge prevalentemente durante le prime ore della notte.
Castello o Casteddu?
“La sommità di Cagliari è la fortezza: la vecchia porta, i vecchi bastioni di bella arenaria giallastra a nido d’ape. Il muro di cinta sale su con un’ampia curvatura, spagnolo, splendido e vertiginoso” scriveva nel 1921 l’autore inglese David Herbert Lawrence riferendosi alla città alta del capoluogo sardo nota col nome di Castello o di Casteddu, per usare un termine locale. Fondato e fortificato dai pisani a partire dal 13° secolo ha via via ospitato i palazzi dei poteri che si sono succeduti, dagli aragonesi, agli spagnoli ai piemontesi. Oggi è rimasto praticamente intatto e rappresenta uno dei più suggestivi punti turistici
della città a cui si accede attraverso porte medievali nelle mura che ancora oggi lo separano fisicamente dal resto di Cagliari. Al suo interno meritano una visita, oltre alle architetture religiose, anche l’ex Palazzo di Città oggi adibito a museo e la piazzetta con la Cattedrale di Santa Maria. Attorno, ci sono vicoli angusti che trasudano storia a ogni angolo, come quando si sosta sotto la Torre di San Pancrazio o la Torre dell’Elefante, risalenti al periodo pisano e costruite come capisaldi delle fortificazioni della città insieme al Bastione di San Remy, che con la terrazza Umberto I permette una spettacolare vista su Cagliari e sul mare di Sardegna.
Questa, in estate, è un teatro naturale per mostre all’aperto e concerti, confermando così che la città degli angeli è da vivere all’aperto sia da parte dei turisti sia dei residenti che
in questa zona trovano una sorta di rifugio dalla mondanità del lungomare.