Nuove minacce al titolare del Viminale
Nuove scritte offensive con minacce di morte a Matteo Salvini a Torino, Bologna, Roma. La Lega passa al contrattacco e diffonde la «documentazione fotografica». Del resto quando le minacce sono verso un’autorità politica e di governo la Digos raccoglie le prove per procedere con le indagini e le eventuali denunce.
Ma le minacce non sembrano minimamente preoccupare il segretario della Lega: e infatti, assicura il partito, «nonostante l’escalation di minacce Salvini prosegue il tour per le piazze d’Italia».
La rassegna fotografica delle scritte contro il titolare del Viminale è dettagliata: la scritta “Salvini morto!” è spuntata sulle mura della città universitaria della Capitale. A Bologna, in via del Terrapieno, hanno invece scritto “Prendi la mira e spara a Salvini”. Stessa scritta su un muro accanto alla strada, sempre a Bologna. A Torino “Salvini appeso”.
Il ministro replica a quanti lo attaccano: «Attendo la condanna e lo sdegno dei democratici, dei pacifisti, degli antirazzisti e degli antifascisti». E incassa il sostegno dei suoi: «Le scritte ingiuriose contro il ministro Salvini rinvenute oggi a Roma, Bologna e Torino», scandiscono in una dichiarazione congiunta i capigruppo della Lega in Senato ed alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, «testimoniano, se ancora ce ne fosse stato bisogno, come i nemici della democrazia e i professionisti dell’odio siano sempre in attività, tentando di avvelenare temi e contenuti di una campagna elettorale di fondamentale importanza per il nostro Paese. Augurare la morte o le peggiori torture dimostra la loro squallida povertà morale e, contemporaneamente, tradisce una sconfortante assenza di argomenti e di proposte. Esprimendo la più totale vicinanza al ministro, ribadiamo con forza che la Lega e il suo popolo non si intimidiscono e non indietreggiano».