I LADRI DI FARFALLE
I delinquenti prelevano coppie di rare “Zerynthya cassandra” e anche le foglie nutrici Poi le rivendono sul web a prezzi che vanno dai 30 ai 50 euro. E il traffico è fiorente
A pochi giorni dall’inaugurazione all’Isola d’Elba della nuova area del santuario delle farfalle Ornella Casnati, arriva una brutta notizia: sono state rubate le farfalle e le piante che le nutrono. Non è uno scherzo. Risultano sparite non solo le Zerynthya cassandra linnea, alle quali il tempio è dedicato, ma pure le Aristolochia rotunda (il loro cibo preferito), di un’area dell’Elba grande solo cinque chilometri quadrati, censite dal team di biologi dell’Università di Firenze. «Non si tratta delle poche aristolochie mangiate dalle capre, che capiscono subito che si tratta di piante velenose e rinunciano dopo i primi assaggi. Ma di qualcosa di molto più pericoloso e che ha a che vedere con l’avidità e la stupidità umana», spiega Legambiente Arcipelago Toscano. «Infatti, su internet girano prezzari con la Zerynthya cassandra dell’Elba che viene venduta a 30-50 euro la coppia, con un netto calo rispetto a poco tempo fa, quando gli esemplari di questi rari insetti venivano venduti a cifre superiori, questo potrebbe voler dire che ormai sul mercato sono disponibili molte più rare farfalle di questa sottospecie».
Si conta che in natura siano presenti 160 mila specie riconducibili al grande ordine dei lepidotteri. E solo recentemente la Zerynthia cassandra, riconosciuta come un endemismo italiano, è stata definita specie distinta da Zerynthia polyxena che era stata segnalata all’Elba nel 1932.
Per settant’anni sembrava scomparsa dall’isola, nel 2008, grazie alle indicazioni di alcuni fotografi e all’attività di Ornella Casnati, questa specie è stata riscoperta all’Elba in diverse località alle pendici del Monte Capanne. Nonostante si nutra esclusivamente di una pianta in declino, questa farfalla gode di una discreta salute in quasi tutta l’Italia peninsulare ed è protetta da leggi italiane ed europee. Violate, secondo gli ambientalisti, perché siamo di fronte a un «vero e proprio bracconaggio». Il fatto è stato denunciato al parco e ai carabinieri forestali. Bande di cercatori di preziose prede organizzano spedizioni costose, a volte ingaggiano persino persone del luogo e usano tutti i mezzi possibili (spionaggio, cimici elettroniche e altri trucchi alla James Bond) per catturare le specie che si sono prefisse come obiettivo, solo per alimentare l’insaziabile appetito degli amanti di farfalle di tutto il mondo, come spiega il biologo russo Vladimir Dimets. Non solo: «Alcuni contrabbandieri si impegnano in particolar modo per cacciare una specie fino alla sua completa estinzione: in questo modo, il prezzo di ogni esemplare diventa astronomico».
In fondo la malavita dei trafficanti di insetti non è diversa dalle altre attività criminali. Qui, come altrove, sono gli stessi collezionisti - in cerca di specie rare, in via di estinzione o protette, motivati allo stesso modo di chi compra opere d’arte rubate - che danno lavoro ai bracconieri, come si legge nel libro di Peter Laufer dal titolo, “La battaglia delle farfalle. Reportage sulla creatura più fragile del pianeta tra criminali, scienziati e collezionisti”. Che racconta come i britannici erano tristemente noti durante l’epoca vittoriana perché scorrazzavano per l’Impero e il resto del mondo in cerca di nuove specie di farfalle che custodivano gelosamente dentro eleganti cassettiere. E spesso assumevano mercenari che cacciassero al posto loro in cerca di esemplari difficili da trovare in luoghi pericolosi.
L’entomologa Margaret Elizabeth Fontaine è stata la personificazione dell’avventuriera vittoriana. Questa gentildonna inglese sfidò i costumi di quel periodo viaggiando per il mondo, da sola o con un compagno che non era suo marito, in cerca di farfalle e amore. Lasciò in eredità circa 22mila farfalle, tutte spillate ed etichettate. Una collezione aperta al pubblico che oggi si trova nel Norwich Castel Museum in Inghilterra. Fontaine lasciò inoltre il suo diario personale che illustra dettagliatamente il suo amore per gli insetti e la sua vita sentimentale.