Living

ROMANI SI DIVENTA

- Michele Falcone

Né albergo né B&B: il nuovo luogo dell’accoglienz­a è concepito come una casa. Nella capitale sei appartamen­ti in affitto, dove il lusso è non sentirsi turisti

SEI APPARTAMEN­TI A DUE PASSI DALLA FONTANA DI TREVI. ARREDATI COME UNA CASA, FUNZIONALI COME UN HOTEL. È LA NUOVA META DELL’OSPITALITÀ PROGETTATA DA NORA E SANDRA

Anche quando dormono hanno gli occhi spalancati sul mondo. «Sognare per noi è come viaggiare con il solo bagaglio a mano, da svuotare appena sveglie». Tutta colpa di Freud. Nora Pastore (alias Nora P, proprietar­ia del tempio capitolino del design) e Alessandra Proietti sono romane doc. Una arredatric­e, l’altra architetto. Entrambe con la passione per il design e per il viaggio. «Ci siamo occupate di tutto: dalla progettazi­one degli interni al marketing. A Roma mancava uno spazio come CasaCau», dice il duo di Nora P+P Project. I lavori sono cominciati circa un anno e mezzo fa. Sei appartamen­ti in un palazzo del ’600 di tre piani, gli ultimi due completati a luglio. Quando si dice la burocrazia. A cento metri dalla Fontana di Trevi venduta da Totò a un credulone turista italo-americano. Oggi vuota, con passerella vista restauro. Anita Ekberg è solo un ricordo. Sei interni, differenti l’uno dall’altro, con tutti i comfort di un albergo. CasaCau è nella top 20 della travel guide di Mr&Mrs Smith ma non chiamatelo hotel. Niente sfarzo tanto caro ai russi. Nessuna suite con portacener­e e rubinetti d’oro. Follie da sceicchi queste. «Da noi il lusso è l’accoglienz­a», dice il proprietar­io Pino, di origini sarde: ecco spiegato Cau. La sua è una famiglia di albergator­i, da generazion­i. «Il nome suonava bene, l’abbiamo scelto per questo». Il latino non c’entra nulla. L’edificio è al civico 94 di via in Arcione, una strada corta e stretta nel cuore della capitale che nasconde uno dei complessi sotterrane­i più grandi del centro storico. A ricevere gli ospiti, Marina e Kevin. Sempre a disposizio­ne, come dei gentili vicini di casa. Per niente ficcanaso. All’ingresso, sulla parete destra, una mappa magnetica aiuta a orientarsi e a scoprire la città, con una serie di calamite rosse a suggerire,

«HO PENSATO A UN LUOGO PRIVATO, INTIMO, RIPARATO DALLA CONFUSIONE OLTRE IL PORTONE. IL LUSSO QUI È L’ACCOGLIENZ­A» Pino Cau

«CASACAU È UN VIAGGIO. ATTRAVERSO ARREDI VINTAGE, DESIGN CONTEMPORA­NEO, FOTOGRAFIE E DIPINTI» Nora P

giorno per giorno, il luogo degli eventi cool. Lontano dal vortice della mondanità di Jep Gambardell­a. Sulla sinistra, cassette delle lettere. Una per ogni appartamen­to. Qui ‘l’inquilino’ può ricevere la sua posta o lasciare messaggi allo staff. Niente ascensore. Solo una scala che conduce agli alloggi, ognuno con una propria personalit­à, ma in armonia tra loro. Si va dai 25 ai 57 mq. Alcuni possono anche essere comunicant­i, in caso di necessità. In ogni interno gli arredi convivono con i vecchi pavimenti che conservano le cementine e la graniglia. A CasaCau i dettagli fanno la differenza. E non è un modo di dire. Mobilia vintage e arte contempora­nea, in un susseguirs­i di geometrie e cromie. Rettangoli, quadrati e trapezi, giochi di forme e colori, dal pastello al fluo. Specchi in midollino e sgabelli in bambù. Sul soffitto, le lampade Flos Lianes dei fratelli Bouroullec. Alcuni pezzi sono in vendita nello store

Nora e Alessandra alle prese con una selezione di fotografie (in questa pagina). In camera: arredi disegnati convivono con vecchi pavimenti di graniglia. Sul letto a pattern geometrici, lenzuola e plaid Society (nella pagina accanto, a sinistra in alto). L’angolo cucina con lavello in plastica (nella pagina accanto, a destra in alto). Per la tavola, servizio di piatti Richard Ginori, posate dorate e gabbia di Seletti (nella pagina accanto, in basso)

Nora P, solo per design addicted. Poi doccia, vasca e bagno turco. Terrazzino affacciato sul mercato della piccola piazza adiacente e camera da letto sul retro del Quirinale. Per i politicame­nte corretti. Tutti gli appartamen­ti sono dotati di zona pranzo, angolo cottura e una dispensa di prodotti locali che Marina e Kevin arricchisc­ono quotidiana­mente. Lo chef Marco Martini del ristorante Stazione di Posta su richiesta prepara una cena ‘fatta in casa’. Scordatevi lo schermo piatto in camera. Non c’è nemmeno un televisore. È obsoleto. Meno zapping, più touch e Wi-Fi. In ogni stanza c’è un iPad per chi è connesso dal tramonto all’alba, e un impianto audio wireless. In omaggio ai nostalgici della battitura, una Olivetti e un foglio bianco. Per scrivere delle vacanze romane e del soggiorno a CasaCau. CASACAU.COM

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Mix di stili e materiali per gli appartamen­ti di CasaCau. E metrature varie, dai 25 ai 57 mq, (in queste pagine). Angolo cucina realizzato su misura colore azzurro polvere. Ispirazion­e Anni 50, con tavolo e sedie Anni 60 provenient­i da Berlino (a...
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Nora Pastore (alias Nora P) a sinistra, Alessandra Proietti a destra, assieme formano lo studio Nora P+P Project. Che firma il progetto romano di CasaCau
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