ZOOM BISTROT
UN BISTROT AL PROFUMO D’ITALIA
Inaugura a Parigi il Caffè Stern: nella ex tipografia riadattata da Philippe Starck, la cucina italiana dei pluristellati fratelli Alajmo
È stata una delle aperture più attese della stagione parigina. Caffè Stern, II arrondissement, sotto i portici di Passage des Panoramas, nell’ex laboratorio del raffinato incisore ottocentesco Moïse Stern, che immortalava su cartoncino Bristol le teste coronate di tutta Europa. Un vero monumento storico oggi rinato a nuova vita grazie a altri ‘imperatori’. Massimiliano Alajmo, giovane chef della nouvelle cuisine italiana, tre stelle Michelin per il ristorante Le Calandre di Padova. Philippe Starck, la superstar del design, il creatore di ambienti di cui non si può fare a meno. L’architetto Dominique Averland, curatore, tra l’altro, del restyling della cristalleria Saint-Louis per il gruppo Hermès. E David Lanher, Philippe Starck, i fratelli Alajmo e il Bianconiglio. Assieme rilanciano l’ex tipografia di Passage des Panoramas, a Parigi. Con una storia vestita a nuovo
il nuovo tycoon della ristorazione parigina. Assieme firmano piatti, interior, architettura e gestione di questo ‘museo’, già annotato da Alain Ducasse tra i suoi (nuovi) indirizzi preferiti. «A Parigi mancava un caffè e noi l’abbiamo portato. Tutto inizia da lì», dicono i fratelli Raffaele e Massimiliano Alajmo, che contattano Starck con questo messaggio: «Ciao Philippe, hai voglia di vedere un posto e dirci se ti piacerebbe lavorare con noi?». Sì. Via dunque al restauro minuzioso e al nuovo décor che attualizza al centimetro l’allure della Parigi bohémienne. «Abbiamo modificato il meno possibile la classe e il patrimonio dello spazio; più semplicemente abbiamo perfezionato la magia esistente», dice il designer. Che qua e là, nelle sette piccole stanze, aggiunge qualche spotlight a modo suo: panche imbottite, tavoli comuni, suppellettili del XVI secolo, mini–lampadari di Murano racchiusi in bolle di vetro, leoni, linci e un Bianconiglio nascosto nel camino. Per Starck è «probabilmente il ‘bacaro’ più piacevole del mondo». Si parla italiano, si mangia italiano: espresso con brioches alle 8.30, pizza al vapore in pausa pranzo, baccalà mantecato per l’aperitivo e cena a base di tagliolini, calamari e aragosta che fanno dimenticare di essere a Parigi. CAFFESTERN.COM