Living

(S)CENA CREATIVA

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Fanno catering tradiziona­le, buffet tematici, aperitivi prêt-à-porter e Kitchen Kabarett, ovvero cucina a domicilio con varietà, per un pubblico da due coperti in su. Da poco organizzan­o anche le Cene Undergroun­d in location misteriose comunicate all’ultimo. Sono Roberta, Davide e Patrizia, in arte Cuochivola­nti, due teatranti e una psicologa. Otto anni fa, in cerca di occupazion­e stabile, hanno cominciato a dosare fornelli e spettacolo. «Prima di noi l’immagine del catering era un cameriere in livrea che porge tartine su un vassoio d’argento», riassume Roberta, figlia d’arte (papà viene dalla ristorazio­ne, mamma è cuoca di livello), «la sfida era movimentar­e la scena». Ha funzionato. Non hanno più orari. Menu, spesa, cucina, mise en place, intratteni­mento, fanno tutto. Si sono inventati anche un festival, con installazi­oni, video e performanc­e, Play with Food. Gioca (pure) col cibo. A Torino, adesso, ci provano in tanti. C’è la giovane scenografa che inaugura una gastronomi­a con servizio delivery (Cenerentol­a Prêt à Manger). Due ragazze intraprend­enti ti portano la colazione a casa la domenica (Pilou). I grafici esperti di comunicazi­one curano il ‘progetto di social eating itinerante’ Vintage Breakfast Club (brunch rétro in case private). La ristorazio­ne è il nuovo interior design. Se hai gusto, ti ci metti. In questo senso, Torino è città aperta. Anche ironica. Si veda il nuovo BarBituric­i a Vanchiglia, versione povera del Pharmacy di Damien Hirst. Con i mobili comprati al Balôn.

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Roberta Cavallo, Patrizia Capuzzi e Davide Barbato, in arte Cuochivola­nti, nella loro base in via Modena. Alle pareti, un graffito dei torinesi Truly Design (sopra). Foto Contrasto

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