UN POSTO PER CREATIVI
Christian Haas è arrivato per la prima volta a Porto su invito della storica manifattura Vista Alegre, che grazie anche alle collaborazioni con i designer tiene viva la tradizione della porcellana portoghese. Ha deciso di trasferirsi qui per la qualità della vita, il senso dell’ospitalità e la scena culturale insolitamente vivace, soprattutto se rapportata alla dimensione urbana. «Porto sa accoglierti nel modo giusto e sorprenderti sempre. La vedi cambiare sotto i tuoi occhi, è in continua evoluzione». Ormai ci vive da quattro anni. Insieme al compagno Marcus Zietz ha aperto nel quartiere Cedofeita il ristorante Mondo Deli. La cucina propone i piatti asiatici, al loro arrivo una cosa del tutto nuova in città, in un ambiente contemporaneo e curato. Lo studio di Christian è al piano di sopra, ma quando lo sentiamo al telefono lui è in Germania per lavoro. È spesso in trasferta anche Michel Charlot, altro designer che ha messo su casa e studio a Porto. Perché proprio qui? «Lisbona è invasa dai turisti». Meglio Boavista, il quartiere della Casa da Música, dove torna ad abitare appena può. In Portogallo non ha clienti, vengono a cercarlo dall’estero, in compenso ha guadagnato uno spazio di decompressione. È abbastanza per sobbarcarsi le spese di trasporto quando deve andare in Svizzera, Germania o Italia per una riunione di lavoro. Porto fucina di idee? Di sicuro, i creativi non mancano. Quelli della moda hanno la vetrina nella Porto FashionWeek. C’è dal 2013 e comincia a incuriosire il circo mediatico, che nei giorni di sfilate riempie le suite del nuovo Palacio Fenizia, boutique hotel aperto da un architetto italiano in un palazzo tutto stucchi e azulejo. A Lisbona sarebbe costato troppo, meglio scommettere sulla nuova Berlino.