CHEF DESIGNER
Ogni cosa è al posto giusto, tutto a portata di mano. La cucina Mia, pensata dallo chef Carlo Cracco per Scavolini, semplifica la vita tra i fornelli e non ha nulla da invidiare a quella di brigata
Lo stellato Carlo Cracco progetta la sua prima cucina. Ergonomica e super accessoriata, Mia di Scavolini fonde comfort domestico e performance professionali
Questa volta le penne le ha usate per disegnare. A bollire in pentola c’era l’idea di una nuova cucina, la sua, che – non per caso – ha voluto chiamare Mia. Lo chef Carlo Cracco, stellato, bello e cattivo in tv (prima con MasterChef, poi con Hell’s Kitchen), ha immaginato per Scavolini qualcosa di domestico che non ha nulla da invidiare al piano di lavoro professionale. Una cucina di brigata pensata però per facilitare la vita di tutti i giorni tra i fornelli, continuando a essere ‘la più amata dagli italiani’. Mia è stata realizzata sfruttando e attrezzando al massimo lo spazio in orizzontale e in verticale introducendo una serie di accessori ed elettrodomestici al posto giusto. Su e giù, destra e sinistra, apri e chiudi, allunghi la mano, alzi la testa e trovi sempre qualcosa di utile. Una ‘danza dei fuochi’ facilitata dalla quantità di mensole, cassetti e ante che come matrioske nascondono al loro interno una serie di altri strumenti estraibili, vedi il portacoltelli e il tagliere con foro per la pattumiera. «Ho pensato a chi vive questo mondo con passione, a partire dalla perfetta organizzazione delle attività, ma senza dimenticare che uno spazio attrezzato – e anche bello – aiuta a creare buoni piatti e una bella atmosfera per i propri ospiti. Ho cercato quindi soluzioni semplici e concentrate per lavorare come in una cucina professionale,