SORPRESA GARAGE ITALIA
Officina, ristorante e adesso anche galleria. Tutto sotto lo stesso tetto. È l’ultima idea di Lapo Elkann che con Larry Gagosian ha trasformato ancora una volta il suo ‘garage’ di Milano
Officina, ristorante e ora galleria, con le opere dell’artista newyorkese Blair Thurman. Lapo Elkann e Larry Gagosian animano l’ex distributore Agip trasformato in hub creativo
Doppiopetto color latte tagliato su misura, cravatta a pois bianconera come la sua Juventus, scarpe e stile da dandy. Tanto elegante quanto disponibile, Lapo Elkann ci accoglie nel suo Garage Italia, l’ex stazione Agip di piazzale Accursio a Milano trasformata in un’officina avveniristica che unisce motori e cucina, e ora anche arte. Il creativo di casa Agnelli in collaborazione con la galleria americana Gagosian ha inaugurato la mostra Nell’Acqua Azzurra (fino al 17 maggio) di Blair Thurman, artista di New Orleans amante del neon e del fluo, come testimoniano il berretto da baseball arancione e le sue sneakers gialle. «Alcuni dei miei lavori hanno come soggetto i circuiti automobilistici, questo è stato il primo punto di contatto tra me e Lapo», spiega Thurman, le cui influenze però non si limitano ai motori ma spaziano dalla Pop Art al minimalismo, fino ai ricordi di infanzia, alla musica popolare e al cinema degli Anni 70. Elkann si lascia immortalare accanto alla Ferrari 340 MM Spyder Touring del 1953 che ha parcheggiato al centro di Garage Italia, poi si fa fotografare davanti all’opera Profondo Azzurro: «So che ama questo colore», aggiunge Thurman, «l’ho realizzata ad hoc per lui, di solito non lavoro mai su commissione, ma per Lapo ho fatto un’eccezione». Le sue luci al neon circondano il Cavallino insieme a geometrie astratte che richiamano le forme dei circuiti del Lingotto
e di Daytona, quelli di Indianapolis e della Formula 1. Piste arcobaleno e grigio come l’asfalto, scocche e cerchioni stilizzati rosso fuoco o blu Bugatti sono appesi al muro come quadri. Dodici opere che calzano a pennello in questo luogo storico rimesso a nuovo da Elkann con l’aiuto dell’architetto Michele De Lucchi, e diventato da qualche mese un hub dove customizzare veicoli – addirittura aerei – e cenare al ristorante firmato Cracco. «Blair Thurman è un artista che colleziono da una decina d’anni, abbiamo passioni in comune come la velocità, le corse e i colori forti. Larry Gagosian invece l’ho conosciuto che ero bambino, ricordo quando andavo con il nonno Gianni nelle sue gallerie in giro per il mondo. Un visionario: vendeva poster in un garage, è diventato una tra le persone più influenti nel mondo dell’arte. Siamo grandi amici, e questo è solo l’inizio di una nostra collaborazione», spiega Lapo nel suo ufficio impreziosito dal segno inconfondibile di Agostino Bonalumi e Paolo Scheggi. «Stiamo pensando di proporre ‘l’art car’. L’abbiamo già fatto omaggiando Giacomo Balla e Ettore Sottsass, ma in futuro coinvolgeremo gli stessi artisti. Come fece BMW con Alexander Calder o Roy Lichtenstein per esempio. Perché l’auto è come una tela da dipingere». Garage Italia, piazzale Accursio 86, Milano GARAGEITALIAMILANO.IT