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SORPRESA GARAGE ITALIA

Officina, ristorante e adesso anche galleria. Tutto sotto lo stesso tetto. È l’ultima idea di Lapo Elkann che con Larry Gagosian ha trasformat­o ancora una volta il suo ‘garage’ di Milano

- Michele Falcone

Officina, ristorante e ora galleria, con le opere dell’artista newyorkese Blair Thurman. Lapo Elkann e Larry Gagosian animano l’ex distributo­re Agip trasformat­o in hub creativo

Doppiopett­o color latte tagliato su misura, cravatta a pois bianconera come la sua Juventus, scarpe e stile da dandy. Tanto elegante quanto disponibil­e, Lapo Elkann ci accoglie nel suo Garage Italia, l’ex stazione Agip di piazzale Accursio a Milano trasformat­a in un’officina avvenirist­ica che unisce motori e cucina, e ora anche arte. Il creativo di casa Agnelli in collaboraz­ione con la galleria americana Gagosian ha inaugurato la mostra Nell’Acqua Azzurra (fino al 17 maggio) di Blair Thurman, artista di New Orleans amante del neon e del fluo, come testimonia­no il berretto da baseball arancione e le sue sneakers gialle. «Alcuni dei miei lavori hanno come soggetto i circuiti automobili­stici, questo è stato il primo punto di contatto tra me e Lapo», spiega Thurman, le cui influenze però non si limitano ai motori ma spaziano dalla Pop Art al minimalism­o, fino ai ricordi di infanzia, alla musica popolare e al cinema degli Anni 70. Elkann si lascia immortalar­e accanto alla Ferrari 340 MM Spyder Touring del 1953 che ha parcheggia­to al centro di Garage Italia, poi si fa fotografar­e davanti all’opera Profondo Azzurro: «So che ama questo colore», aggiunge Thurman, «l’ho realizzata ad hoc per lui, di solito non lavoro mai su commission­e, ma per Lapo ho fatto un’eccezione». Le sue luci al neon circondano il Cavallino insieme a geometrie astratte che richiamano le forme dei circuiti del Lingotto

e di Daytona, quelli di Indianapol­is e della Formula 1. Piste arcobaleno e grigio come l’asfalto, scocche e cerchioni stilizzati rosso fuoco o blu Bugatti sono appesi al muro come quadri. Dodici opere che calzano a pennello in questo luogo storico rimesso a nuovo da Elkann con l’aiuto dell’architetto Michele De Lucchi, e diventato da qualche mese un hub dove customizza­re veicoli – addirittur­a aerei – e cenare al ristorante firmato Cracco. «Blair Thurman è un artista che colleziono da una decina d’anni, abbiamo passioni in comune come la velocità, le corse e i colori forti. Larry Gagosian invece l’ho conosciuto che ero bambino, ricordo quando andavo con il nonno Gianni nelle sue gallerie in giro per il mondo. Un visionario: vendeva poster in un garage, è diventato una tra le persone più influenti nel mondo dell’arte. Siamo grandi amici, e questo è solo l’inizio di una nostra collaboraz­ione», spiega Lapo nel suo ufficio impreziosi­to dal segno inconfondi­bile di Agostino Bonalumi e Paolo Scheggi. «Stiamo pensando di proporre ‘l’art car’. L’abbiamo già fatto omaggiando Giacomo Balla e Ettore Sottsass, ma in futuro coinvolger­emo gli stessi artisti. Come fece BMW con Alexander Calder o Roy Lichtenste­in per esempio. Perché l’auto è come una tela da dipingere». Garage Italia, piazzale Accursio 86, Milano GARAGEITAL­IAMILANO.IT

 ??  ?? Lapo Elkann e l’artista Blair Thurman, in mostra fino al 17 maggio da Garage Italia, in piazzale Accursio. Alle spalle l’opera Spectre, 2018
Lapo Elkann e l’artista Blair Thurman, in mostra fino al 17 maggio da Garage Italia, in piazzale Accursio. Alle spalle l’opera Spectre, 2018
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 ??  ?? Lapo Elkann seduto sulla Ferrari 340MM Spyder Touring del 1953 (sopra). Le opere di Blair Thurman, Mr. White e Profondo Rosso, in mostra negli spazi di Garage Italia (a destra)
Lapo Elkann seduto sulla Ferrari 340MM Spyder Touring del 1953 (sopra). Le opere di Blair Thurman, Mr. White e Profondo Rosso, in mostra negli spazi di Garage Italia (a destra)

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