CUORE DI PIETRA
Tavoli come ventagli policromi e vasi che mixano onice e resine fluo. Nella collezione Agua firmata da Patricia Urquiola per Budri il colore invade la pietra e l’intarsio disegna forme liquide
Patricia Urquiola intarsia marmo e onice, poi ci innesta resina a tinte fluo. Così gli arredi dell’Agua Collection di Budri ispirati al mondo marino diventano onde multicolor
«Lavorare il marmo è l’esatto contrario dell’industrial design, perché è un ibrido molto potente, una materia storica che continua a essere reinterpretata», spiega Patricia Urquiola. «Con Budri abbiamo sviluppato un rapporto davvero stimolante perché i maestri artigiani riescono a dare forma a progetti virtualmente impossibili. Mando alcuni disegni pensando che siano infattibili, invece eccoli qui». L’ultima sfida è Agua, una collezione di arredi e complementi disegnata per l’azienda del Modenese che vanta mezzo secolo di esperienza nella lavorazione delle pietre pregiate. Dopo le superfici traforate come pizzi e i mosaici policromi sottili simili a tappeti prodotti negli ultimi anni, questa volta la designer spagnola usa il marmo come una tela d’artista tracciando disegni fluidi ispirati alle profondità marine. Il tavolo in edizione limitata e i vasi Orilla (‘riva’, in spagnolo) presentano una componente grafica molto forte e audaci incursioni cromatiche: «Abbiamo evidenziato il punto di rottura della pietra con inserti di rete plastica e integrato le lastre di onice bianco iraniano e marmo verde Cipollino con resine trasparenti dai colori fluo», spiega Alessandra Malagoli
Budri, art director dell’azienda. Una sorta di simbiosi tra il marmo e la resina: nel punto di giunzione, la cicatrice è lasciata volutamente visibile e il reticolo nero marca un confine sottinteso, memoria della lastra originale. «La parola d’ordine è contaminare. Lo facciamo insieme a Patricia fin dall’inizio della nostra collaborazione, nel 2009, incrociando il marmo con i materiali più diversi: vetro, ferro e rame. Il nostro è un lavoro di alto artigianato, quasi sartoriale. Lo scopo è nobilitare la pietra e renderla, se possibile, ancora più bella». Urquiola ha lavorato su due fronti: da una parte ha suggellato l’incontro tra materia sintetica e naturale, dall’altra ha puntato sull’intarsio per esaltare le qualità cromatiche della pietra. I tavoli e le consolle Marea sono veri e propri ventagli di marmi policromi provenienti da cave sparse in tutto il mondo. Mentre il vaso esagonale Algas presenta su ogni faccia un pattern ispirato al lento ondeggiare delle alghe marine, realizzato con un complesso incastro di marmi e onici annegati in una resina rosa shocking. Saranno in vendita a partire da luglio. BUDRI.COM