CRAFT DESIGN
Il progetto di alto artigianato Doppia Firma, dopo il debutto a Milano nelle stanze di Villa Mozart, si prepara a partire per Venezia. Appuntamento a settembre, alla Fondazione Giorgio Cini
Dopo Milano, toccherà a Venezia. La terza edizione di Doppia Firma ha confermato il grande successo degli anni precedenti e a settembre sbarcherà in Laguna. Ma andiamo con ordine. Il progetto di Living Corriere della Sera e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, sostenuto da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, ha trovato casa nelle stanze di Villa Mozart aperta eccezionalmente al pubblico durante la settimana del Fuorisalone. Un’occasione più unica che rara che il popolo del design – sempre alla ricerca di luoghi segreti da scoprire – non si è fatto scappare. Sono state circa 20.000 le
persone che hanno visitato le sale del capolavoro architettonico Anni 30 firmato Portaluppi e Andreani, oggi sede della Maison di alta gioielleria Giampiero Bodino (Gruppo Richemont). Un viavai continuo, che ha visto turisti, curiosi e addetti ai lavori apprezzare le tredici opere realizzate da altrettanti artigiani italiani e designer internazionali per Doppia Firma, e allestite tra affreschi e boiserie, stucchi e chandelier. Lavori inediti creati a quattro mani che uniscono l’innovazione contemporanea alla tradizione dei grandi maestri (quest’anno provenienti dal Veneto) e sfruttano tecniche diverse: dalla filatura alla serigrafia, dal vetro soffiato al legno intarsiato. La collezione, che comprende – tra
le altre cose – maschere veneziane antismog e pattern fatti con il merletto, arazzi in broccato e lampade in vetro di Murano, sarà esposta presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia nell’ambito della mostra Homo Faber. Crafting a more human future dal 14 al 30 settembre, in concomitanza con la Biennale di Architettura. Si tratta del primo grande evento culturale dedicato al meglio della produzione artigianale europea, dal gioiello alle biciclette su misura. L’occasione giusta per riflettere sulla forza creativa dell’uomo e sull’importanza delle sue mani. In tempi di robot e intelligenza artificiale è bene non dimenticarlo. FONDAZIONECOLOGNI.IT