A ME GLI OCCHI
IL MAGO HOUDINÈ COMPARSO NEL TEMPORARY SHOP HERMÈS INAUGURATO NELLA CAPITALE. UNA BOUTIQUE DELLE MERAVIGLIE DOVE, TRA INCANTESIMI E GIOCHI DI PRESTIGIO, A SORPRENDERE SONO GLI OGGETTI CHE RIVELANO TUTTA LA LORO ASTUZIA
A Roma giurano di aver visto Jean-Eugène Robert-Houdin in via Condotti. Abracadabra! È tutto vero. Il più famoso prestigiatore francese del XIX secolo è sbarcato da una capsula del tempo immaginaria in quello che era lo storico negozio Hermès della capitale, oggi destinato ai progetti speciali della maison dopo l’apertura della boutique nella vicina via Bocca di Leone. Uno spazio che fino a dicembre ospiterà un temporary shop fuori dall’ordinario con oggetti capaci di sorprendere come un coniglio che viene fuori dal cilindro. In questo originale concept retail dall’anima ludica pensato ad hoc per la città di Roma, si alterneranno – per tre mesi ciascuno – gli universi del mago Houdin, del cineasta e illusionista Georges Méliès e dello scrittore e inventore Raymond Roussel, tre personaggi vissuti nel 1800 considerati ancora oggi in Francia veri e propri supereroi. A trasformare lo spazio in un luogo ibrido tra boutique, galleria e museo ci hanno pensato la designer Matali Crasset e il curatore d’arte contemporanea Stéphane Corréard, che hanno ideato rispettivamente le strutture espositive e la selezione degli oggetti in mostra. «Ho chiesto loro di riflettere sul tema del gioco, lasciando carte blanche. Devo dire che davanti al progetto mi sono meravigliato come un bambino. Ha a che fare con l’infanzia senza essere infantile...», spiega il direttore artistico di Hermès Pierre-Alexis Dumas. Così l’ex negozio, dopo un tocco di bacchetta magica, è diventato una stravagante Wunderkammer con enigmi da risolvere e storie fantastiche da leggere e ascoltare. Al suo interno, le ultime creazioni dialogano con gli oggetti della collezione privata di Émile Hermès – nipote del patron della maison fondata a Parigi nel 1837 – e con quelli dell’archivio
«RICORDO QUANDO DA PICCOLO VEDEVO GLI ARTIGIANI LAVORARE E TRASFORMARE IL CUOIO, SEMBRAVANO DAVVERO DEI MAGHI. DIETRO GLI OGGETTI C’è VITA, C’è UNA STORIA»
Pierre-Alexis Dumas
storico: «Ci sono pezzi molto vecchi, quasi arcaici, e cose nuove. Volevamo mettere in scena proprio questa relazione tra passato e contemporaneo, mio padre mi diceva sempre che non c’è creazione senza memoria. Ricordo quando da piccolo vedevo gli artigiani lavorare e trasformare il cuoio, sembravano davvero dei maghi. Dietro gli oggetti c’è vita, c’è una storia: sono loro i veri protagonisti», sottolinea Pierre-Alexis Dumas. L’orologio da taschino accanto allo skateboard, il cappello del re Louis Philippe e i guanti di Pio XII, foulard, vestiti e accessori trovano posto in una serie di maxi valigie pensate come dei cabinet de curiosités. Si tratta di oggetti fatti per durare nel tempo e passare di generazione in generazione, e che una volta toccati con mano rivelano tutta la loro astuzia e il loro prestigio. Protagonisti di un racconto surreale che porta il visitatore a vivere un’esperienza (anche di acquisto) del tutto inedita tra trucchi, opere d’arte, automi in azione, effetti ottici e bauli dei ricordi pronti a custodire altre storie. Infatti dopo gli incantesimi di Jean-Eugène Robert-Houdin (a lui si è ispirato EhrichWeisz nello scegliere il suo nome d’arte Harry Houdini), toccherà alle visioni fantascientifiche di Georges Méliès, considerato il secondo padre del cinema dopo i fratelli Lumière, infine alle parole dello scrittore – e inventore del camper – Raymond Roussel, che con la sua roulotte girò mezzo mondo, destinazione Roma. Era il 1920, via Condotti non era ancora la strada del lusso, ma la magia che avrebbe ispirato Hermès era già nell’aria. Hermès, via Condotti 67, Roma, tel. 066793249 HERMES.COM