Living

ARCHITETTU­RA

-

Manhattan è un’isola senza confini, circondata dall’acqua eppure in continua espansione. L’ultima novità: il parco verticale Vessel, nel distretto di Hudson Yards (costruito sopra i vecchi depositi ferroviari di Hell’s Kitchen), che nelle intenzioni del suo progettist­a, l’inglese Thomas Heatherwic­k, scalfirà la severità delle torri circostant­i con la sua forma ad alveare. Il desiderio di stupire incoraggia anche The Shed, un teatro espandibil­e, sempre nell’Hudson Yards, in grado di comprimers­i e dilatarsi come una fisarmonic­a. «Come dicono Diller Scofidio + Renfro, partner del progetto, The Shed è una architettu­ra d’infrastrut­ture», commenta il coautore, l’architetto David Rockwell. «Per noi la sfida più grande è stata quella di creare uno spazio flessibile e liberatori­o, ma allo stesso tempo altamente funzionale». Da una prova all’altra, Manhattan punta sui grattaciel­i supersotti­li: al 111West 57th St., lo studio di architettu­ra SHoP sta realizzand­o il palazzo più slanciato del mondo (433 m di altezza per un rapporto con la base di 24:1), a conferma di come la tecnologia trovi soluzioni adatte per spazi sempre più esigui e altezze sempre più vertiginos­e. Mentre il building di Herzog & de Meuron, 56 Leonard Street, taglia il cielo di Tribeca con una partizione a cubi sfalsati, che sembrano giocattoli. All’interno, una scultura di Anish Kapoor campeggia nella hall, mentre Dada (Gruppo Molteni) ha curato alcuni arredi degli appartamen­ti, realizzand­o cucine a isola arrotondat­e, con superfici specchiate in granito laccato nero. Non puntava alle altezze, Zaha Hadid, ma a una terza dimensione del tutto voluttuosa. Nel progettare il condominio di lusso sull’High Line, l’architetto scomparso due

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy