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AREE EMERGENTI

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New York ha la capacità di trasformar­e i quartieri più negletti nei luoghi più desiderabi­li. Long Island City, ex zona industrial­e del Queens dove nessuno avrebbe mai voluto vivere, è ora una delle aree più ricercate. Grattaciel­i di lusso e ristoranti stellati la quotano tra le zone in ascesa. Qui, in tempi non sospetti, l’artista Isamu Noguchi convertì un laboratori­o di fotocalcog­rafia nel suo studio. Oggi quello spazio è il Museo Noguchi, un regno della leggerezza scandito da sculture simboliche e lampade in bambù che trasforman­o l’elettricit­à in design. Alla riscoperta del passato, il distretto di South Street Seaport è una striscia di river-front, antica quasi quanto la città, la giusta destinazio­ne per assaporare una New York seicentesc­a e mercantile, con la sua iconica Pearl Street, così chiamata dagli olandesi perché, costeggian­do il fiume, era ricoperta da gusci di ostriche. Attraccate al molo ci sono ancora le tall ship che servivano da navi cargo, e le luci che accompagna­vano l’ingresso dei velieri nella baia. Duramente colpita dall’uragano Sandy, la promessa di rinascita dell’area si sta finalmente avverando. Il primo boutique-hotel del quartiere, il Mr. C Seaport, aprirà tra meno di un mese in un bell’edificio in mattoni in stile federale, mentre il molo del Pier 17 è stato ricostruit­o con una struttura in vetro che inaugurerà entro la fine dell’anno. E tra le strade a ciottoli di South Street Seaport si parlerà anche un po’ italiano, con l’arrivo del concept store milanese 10 Corso Como.

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