DISCIPLINATA IO?
Arianna Fontana è una versione rock delle pattinatrici: sul suo profilo Instagram appare in bizzarri ritocchi con in testa un turbante viola. Sarà per questo suo alter ego ribelle che si è fatta strada sul ghiaccio fino a essere la nostra portabandiera? Non a caso la sua specialità è lo short trek, la velocità. La campionessa 27enne, valtellinese, ci racconta che nella sua disciplina ha collezionato più medaglie di qualsiasi altro atleta italiano. Quando ha capito che il
pattinaggio sarebbe stata la sua carriera? Quando mi hanno convocata in nazionale per correre tra i big, ma non avevo ancora l’età per gareggiare. Cosa non può dimenticare prima di partire per la Corea? Il mio cuscino, odio quando non riesco a dormire, così sarò comoda di sicuro! A cosa è giusto ribellarsi
oggi, nello sport e nella vita di ogni giorno? È giusto dire la propria, anche se poi si ha torto. Io ho detto e ho fatto quel che sentivo di dire o fare, sempre. Così non ho mai avuto nessun rimpianto. È per questo che sono arrivata fin qui. E quando non ha voglia di
allenarsi? Penso al motivo per cui sono lì in pista, agli obiettivi che mi sono posta. Mi torna subito la voglia. Ha
già pensato al dopo carriera? Potrei stare in Italia per fare progetti con il Coni e la Federazione per promuovere lo sport. O magari fare la personal trainer negli USA, mi vedo bene ad allenare un gruppetto di signore in spiaggia! Che altro talento sente di avere? Penso di essere molto creativa, faccio video e foto con tanti effetti visivi e musicali. Mi diverto, ma ci perdo ore.