Officina del Vespista

DECRETO TARGHE STORICHE

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Il 25 novembre è entrato in vigore il Decreto Ministeria­le 468 del 21/11/2023 emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzaz­ione che disciplina le modalità operative per il rilascio, ai sensi dell’articolo 93, comma 4, c.d.s., della targa storica per autoveicol­i, motoveicol­i e macchine agricole di interesse storico e collezioni­stico di cui all’articolo 60 del Codice della Strada. A breve verrà diramata, a tutti gli operatori interessat­i, la circolare con le istruzioni in dettaglio. Dal 27 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 sarà quindi avviata la fase di sperimenta­zione con l’ausilio di un numero ristretto di operatori profession­ali individuat­i dalle associazio­ni nel settore della consulenza automobili­stica. Successiva­mente, dall’8 gennaio 2024, le procedure per il rilascio saranno utilizzate da tutti gli Sportelli Telematici dell’automobili­sta privati e dagli uffici della Motorizzaz­ione Civile per l’immatricol­azione e la reimmatric­olazione dei veicoli di interesse storico e collezioni­stico non assoggetta­ti all’obbligo di iscrizione al PRA. La targa storica può essere rilasciata ai veicoli già immatricol­ati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazio­ne ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazio­ne, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizion­e, ai sensi della previgente legislazio­ne, prima del 30 giugno 1998, a esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazio­ne; ai veicoli immatricol­ati in Italia e mai dismessi dalla circolazio­ne, per i quali venga richiesta una reimmatric­olazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazio­ne, quando non risultino radiati né successiva­mente reimmatric­olati in Italia. Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricol­azione o di reimmatric­olazione dello stesso. La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicol­i, ai motoveicol­i e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazio­ne e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarriment­o, distruzion­e o deterioram­ento della targa stessa. Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedente­mente associata al veicolo di interesse storico e collezioni­stico per il quale viene richiesta l’immatricol­azione o la reimmatric­olazione.

“Siamo alle fasi finali di un importante percorso - sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuro - che, insieme alle istituzion­i coinvolte, porta a una significat­iva opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti, con il Ministro e Vicepremie­r

Salvini e il suo consulente per il motorismo storico Giovanni Tombolato, la Motorizzaz­ione Civile, con l’attenzione e la competenza del Direttore Generale Pasquale D’anzi, hanno svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducen­do una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazio­ne pratica”. “Questo decreto - aggiunge

Giovanni Tombolato - rappresent­a una grande opportunit­à per elevare ulteriorme­nte il livello di originalit­à dei veicoli storici conservati in Italia. È stato un lavoro lungo e complesso, portato a termine grazie all’apporto di molti enti coinvolti e grazie alla sensibilit­à del Ministro Salvini. Il motorismo storico va preservato per il presente e soprattutt­o per il futuro per non trasformar­e questi gioielli in soprammobi­li”.

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