LA TV È PESSIMA CONSIGLIERA
LE MILLE CHANCE DI ERIC
CRISI E ROTTURE RISCHIANO DI AGGRAVARSI ISPIRANDOSI AL MONDO DEI VIP E DELLE SOAP da quando sono rimasta sola mi attengo alla tua massima: d’amore non si muore, basta sapersi curare. Ho 32 anni, lavoro part-time, sono socievole e di gradevole aspetto: mi curo scansando i ricordi, convincendomi che la fine di un rapporto non è la fine della vita e aggregandomi ai colleghi ogni volta che escono o organizzano una festa. Ma dopo tre mesi non è successo niente e sono ancora inconsolabile. La compagnia più gradita resta la televisione: torno dall’ufficio, mi siedo in poltrona e passo il pomeriggio con la mente sgombra seguendo i programmi preferiti. E qui vorrei fare un’aggiunta alla tua massima: d’amore non si muore, basta avere la fortuna di trovare chi ti guarisce… Sei d’accordo?
Faccioun’aggiunta alla tua aggiunta: per trovare bisogna cercare, e la tua terapeutica ricerca sembra molto limitata. Cosa mai puoi aspettarti da qualche uscita serale coi soliti colleghi? Feste di compleanno, anniversari, pizzata, qualche film visto magari controvoglia perché è la maggioranza che sceglie… Immagino che molte sere sia per te un sollievo tornare a casa e accendere di nuovo il televisore. È verissimo: di mal d’amore si guarisce con un nuovo amore, ma per guarire occorrono tempo e cure giuste. E credo che tu non ne abbia azzeccata una. La migliore è non imporsi nulla di ciò che non si vuole fare. Frequentare chiunque, sforzarsi di uscire, drogarsi di autostima e di belle speranze per scacciare con furia i ricordi rende solo più difficile dimenticare. Il rimedio del reagire e del fare arriva in una seconda fase, quando si è dato
NonBeautiful!-
La finzione trova conferme anche nelle cronache rosa: nessuna diva tradita resta a lungo sola, l’handicap anagrafico si colma con il bisturi o il carisma, vecchie coppie scoppiate (come Edoardo Vianello e Wilma Goich o Cristian e Dora Moroni) si riuniscono nel tentativo di fare boom come Albano e Romina. Vogliamo tornare con i piedi per terra? La fine di un rapporto causa un dolore che non si può rimuovere con certezze virtuali e opportunità negate ai comuni mortali.