Ora il lustrascarpe è un mestiere chic
« LE CALZATURE MASCHILI MI HANNO SEMPRE AFFASCINATO », SPIEGA LA PRIMA ITALIANA. CHE OFFRE I SUOI SERVIZI NEGLI HOTEL. COME REAGISCONO I CLIENTI? «CI SONO I CURIOSI E CHI RIFIUTA UNA DONNA AI SUOI PIEDI». MA LEI PENSA ANCHE A BARBA E CAPELLI... UN SERVIZ
Si chiama Eleonora e di professione fa la lustrascarpe: se pensate agli “sciuscià” del capolavoro di De Sica o alla piccola fioraia in Luci della città di Chaplin siete fuori strada. Eleonora Lovo, veronese decisa ed eclettica, con un bagaglio di studi d’arte e varie esperienze lavorative alle spalle, ha saputo trasformare la sua passione, le calzature maschili, in una professione, recuperando un’attività ormai dimenticata.
FAN IN FAMIGLIA
Ci accoglie in un salottino dell’hotel The Gentleman of Verona, a due passi dall’Arena, dove, di fronte a una comoda poltrona, è posizionata la tradizionale cassetta di legno sulla quale sistemarsi a cavalcioni per portare a lucido le scarpe dei clienti. Tutto attorno, spazzole, creme e cere speciali. «Da sempre sono affascinata dalle calzature maschili, quelle di qualità, realizzate artigianalmente, al punto che preferisco fermarmi davanti alle vetrine delle scarpe da uomo piuttosto che davanti a quelle da donna», spiega Eleonora. «Qualche anno fa ho cominciato a scoprire il mondo che c’è attorno a questi prodotti esclusivi. Non è stato facile, gli artigiani che sanno curare le calzature sono davvero pochi. Un anno fa ho deciso di lasciare il lavoro che avevo alla Caritas a Verona e mi sono lanciata in questa avventura, riscoprendo un mestiere che, rivisitato in chiave attuale, è richiesto e apprezzato». Una scelta condivisa da tutta la famiglia. «Il mio compagno e mio figlio adolescente sono i miei primi fan, mi stimolano e mi sostengono. E mamma va fiera della mia attività, ne parla con tutti». Eleonora non offre la lu-
SHOESHINE stratura agli angoli delle strade, ma si propone a una clientela specifica, in grado di apprezzare le sue competenze. «Faccio la lustrascarpe itinerante, offrendo il mio servizio negli hotel, a eventi e nei negozi, dove allestisco il mio corner e curo le calzature degli ospiti. Ho un sito Internet ( www.eleonoralustrascarpe.it) e sono anche su Facebook. Ho lavorato al Vinitaly, a inaugurazioni di negozi, golf club. In questi casi la lucidatura è gratuita perché il servizio è offerto dall’azienda che mi ingaggia, ma lustro le scarpe a chiunque lo richieda e, in questo caso, il servizio costa dai 15 ai 20 euro». A questa attività sul campo Eleonora affianca la cura e la manutenzione di calzature che i clienti le affidano e che effettua in un piccolo laboratorio a casa sua. «A una calzatura si può sempre dare una seconda vita», racconta, «la pelle può essere detersa, ingrassata, ricolorata con effetti di anticatura degradé o lucidata a specchio con la procedura del glaçage. Io intervengo sulla tomaia, per la suola mi affido a calzolai fidati. Mi occupo anche delle calzature in nabuk e offro il servizio di pulizia delle sneaker. Però la mia passione rimangono le calzature artigianali in cuoio, espressione di quella ricerca della bellezza e della cura che è senza