IN FUMO IL RIMBORSO DEL RILEVATORE DI GAS
IL SEGNALATORE HA RESTITUITO L’APPARECCHIO ENTRO I TERMINI CORRETTI. MA È DA SEI MESI CHE STA ATTENDENDO I SUOI 200 EURO. E L’AZIENDA SEMBRA SVANITA NEL NULLA Le false multe che pagherete per paura
CARI AMICI DI OGGI, avete presente quegli aggeggi di rilevazione del gas che vi rifilano nelle vendite porta a porta? Abbiamo sempre detto di stare con gli occhi aperti, ma, per farvi capire meglio cosa succede, vi raccontiamo il caso di Luciano. SEGNALAZIONE Ciao Valerio, sono Luciano, ho 88 anni e in un temporaneo “rimbambimento senile” ho acquistato un apparecchio «Salvavita per il gas» per 200 euro da un rappresentante de La Sicurezza Srl. Pensavo fosse utile se non addirittura vitale per mia moglie, malata di Alzheimer. Il giorno dopo ho fatto una ricerca su Internet e visto che apparecchi simili per la rilevazione di fughe del gas, rigorosamente Made in China come il mio, erano in vendita tra i 30 e i 40 euro, quindi a molto meno! Sentendomi preso in giro il giorno dopo ho esercitato il diritto di recesso e restituito l’apparecchio. Avrei dovuto riavere i soldi entro due settimane. E, invece, a distanza di sei mesi, sto aspettando il mio rimborso! Aiutami tu! Potreste ricevere una busta verde, simile a quelle per gli atti giudiziari, che contiene documenti scritti in lingua straniera e in italiano e la richiesta di un pagamento (verso IBAN italiano) fino a 250 euro, pena l’avvio di una procedura di pignoramento. Voi, pensando di aver preso una multa in un viaggio all’estero, pagherete. Non fatelo! In casi simili contattate prima la Polizia Locale per verificare la provenienza della busta. Luciano e contattato la società La Sicurezza Srl. Pronti per la colorita risposta dell’operatore? «Ops... Sta aspettando da luglio? Oh ****, ******! L’unica cosa che posso fare è inviare un sollecito di pagamento all’amministrazione, non posso darle neanche un numero di telefono, anche noi parliamo tramite e-mail ». Avete capito? Le parolacce non le dicono solo i clienti insoddisfatti, ma anche gli impiegati! ‘ Nnamo bene! Empatia a parte, secondo voi è cambiato qualcosa dopo l’ennesimo sollecito? No. Tante parole (e soldi!) buttati al vento... A questo punto ci siamo accesi come delle fiamme ossidriche e abbiamo contattato ufficialmente la società. EPILOGO Abbiamo mandato una comunicazione scritta. Non avendo ricevuto risposta abbiamo inviato un sollecito, vocabolo a quanto pare ignorato da La Sicurezza Srl. Abbiamo quindi chiamato più e più volte... ma a risponderci solo una voce registrata «I nostri uffici sono aperti dalle 8:30 alle 12:30». Gli orari in cui chiamavamo noi! Mah... La fuga non mi sembra di gas, ma del personale! Interpretiamo quindi il vostro silenzio come un «Chi tace, acconsente alla zanzata». Un atteggiamento del genere fa capire a tutti quelli che vi incontreranno d’ora in poi che genere di azienda siete. Uomo avvisato...