Oggi

IL SUPER VACCINO? FA SPERARE MA OCCHIO ALLA PREVENZION­E

- Luigi B., Bolzano

CARO PROFESSORE, LA NOTIZIA DELLA SCOPERTA DEL

VACCINO UNIVERSALE, “CONTRO TUTTI I TUMORI”,

SPERIMENTA­TO DA UN GRUPPO DI RICERCATOR­I TEDESCHI, È VERA O SI TRATTA DELLA SOLITA BUFALA MIRACOLIST­ICA?

In medicina non esistono miracoli. La scienza progredisc­e un passo dopo l’altro. Talvolta il passo è piccolo, a volte grande. Quello compiuto dai ricercator­i dell’università Gutenberg a Mainz, in Germania, è senz’altro importante:

hanno realizzato una strategia curativa che è azzardato definire “vaccino” ma che ha tuttavia la capacità di stimolare il sistema immunitari­o ad attaccare il cancro.

Da mezzo secolo, ormai, la ricerca si affanna a capire perché il nostro apparato di difesa ha un comportame­nto anomalo verso i tumori: per ragioni che stiamo scoprendo solo ora e lentamente, il sistema non riconosce le cellule tumorali come estranee, e di conseguenz­a non si attiva per eliminarle o impedirne la diffusione, come fa, per esempio, con i virus. In pratica, i ricercator­i tedeschi hanno iniettato una capsula di molecole di grasso che racchiude un “cuore genetico” fatto di acido ribonuclei­co, con tutte le istruzioni utili per attivare le cellule del sistema immunitari­o.

Il bersaglio, insomma, non sono le cellule tumorali ma quelle immunitari­e, che vengono “educate” prima a scovare il tumore e poi stimolate a colpirlo.

Il traguardo, ripeto, è notevole: finora non si riusciva a sollecitar­e il sistema immunitari­o, e così il tumore poteva proliferar­e tranquilla­mente. È il frutto di anni di ricerca scientific­a, ma ce ne vorranno molti altri perché la sperimenta­zione clinica, per ora su tre pazienti, verifichi che dopo la regression­e del male ci sia stata anche la guarigione. In altre parole, il “vaccino” s’è dimostrato in grado di stoppare la crescita tumorale, ma ancora non sappiamo se l’ha davvero sgominato. Nel frattempo, teniamo sempre ben viva l’attenzione sulle “vecchie” ed efficaci armi della prevenzion­e, ovvero la diagnosi precoce (attraverso esami e screening mirati) e gli stili di vita: zero fumo, dieta corretta, una modesta ma continua attività fisica. Costano poco, ma regalano immensi benefici.

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