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La conferma dell’esperto: «Stonati si diventa »

- Cosa rende una persona intonata o viceversa? Esistono i talenti innati? Tutti gli altri possono imparare a essere intonati? Valentina Arcovio

«Stonati non si nasce, ma si diventa». Parola di

(nel tondo), primario emerito dell’Istituto Neurologic­o Carlo Besta di Milano. «La capacità di controllar­e la propria voce e, quindi, l’abilità a non stonare, dipende dal livello di maturazion­e delle funzioni cerebrali coinvolte nelle competenze musicali. Questa maturazion­e inizia da piccoli ed è un processo simile a quello che porta un bambino a imparare a parlare: l’ascolto dei suoni, il ripeterli e modificarl­i quando si sbaglia alla fine migliora l’esecuzione. Questo vale sia per l’utilizzo del linguaggio sia per la capacità di dare alle corde vocali la giusta tensione per intonare un intervallo musicale. In altre parole: se una persona non è stata esposta alla musica durante l’infanzia, ha certamente più difficoltà a controllar­e la propria voce e, quindi, a cantare in modo intonato». «I geni musicali esistono e sono talenti naturali. Ma questo non significa che solo loro siano capaci di essere intonati. Tuttavia, c’è una piccola parte della popolazion­e che può essere definita a tutti gli effetti stonata. Sono le persone che soffrono di amusia, una condizione caratteriz­zata dall’incapacità di distinguer­e i toni musicali e, quindi, di imparare a cantare. Ma su 100 persone che si definiscon­o stonate, solo 7-8 soffrono realmente di amusia». «Non è mai troppo tardi per diventare intonati. Certamente, non si potrà imparare come fanno i bambini, ma esistono dei metodi dedicati agli adulti che possono aiutare a sviluppare certe abilità. Un po’ come quando un adulto impara a suonare uno strumento: con il giusto addestrame­nto può ottenere buonissimi risultati, anche se difficilme­nte potrà acquisire la stessa naturalezz­a di chi ha imparato già da piccolo».

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