HO COMPRATO DUE MEZZI ALL’ASTA GIUDIZIARIA, MA...
UN LETTORE ACQUISTA UN’AUTO E UN FURGONE PRESENTATI CON DETERMINATE CARATTERISTICHE. POI, DOPO AVER PAGATO, SCOPRE CHE NON ERANO VERE Le regole per i controlli alla caldaia
CARI AMICI DI OGGI,
si pensa che partecipare alle aste dei Tribunali sia sinonimo di garanzia, invece sentite cosa è successo a questo nostro lettore con il Tribunale di Terni.
SEGNALAZIONE
Ciao Valerio, sono Alessio da Perugia. Qualche mese fa, partecipando a un’asta giudiziaria del Tribunale di Terni, mi sono aggiudicato un autocarro con immatricolazione del 2005 al costo di 1.600 euro e un’auto con 140 mila chilometri pagandola 3.500 euro. Quando ho ritirato il primo mezzo, l’amara scoperta: era stato immatricolato nel 2000, e non nel 2005, e quindi il suo valore era nettamente inferiore a quello da me pagato! Nel frattempo sono andato a prendere anche il secondo mezzo... Non ci crederai, ma anche in questo caso ho avuto una bella fregatura: la macchina aveva 240 mila chilometri, quindi 100 mila in più rispetto a quelli che durante l’asta erano stati indicati. Sono a dir poco arrabbiato, pensavo di potermi fidare di un’asta del Tribunale, e invece... I controlli alla caldaia devono essere: ogni 4 anni dopo la prima accensione degli impianti a gas metano o GPL; ogni 2 anni per gli impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza tra i 10 e 100 Kw; ogni anno per caldaie che superano i 100 Kw. Se non fate i controlli, la multa va dai 500 ai 3 mila euro. Non confondete la manutenzione ordinaria con il rilascio del bollino blu, obbligatorio per legge. microcamere per verificare le risposte dell’asta giudiziaria che aveva venduto i mezzi. Dopo aver esposto il problema, ecco la ferma risposta della segretaria: «Io sapevo che l’immatricolazione era del 2005 e che tutto in generale è stato fatto con la massima correttezza». Alla faccia! Insomma l’atteggiamento del personale del Tribunale non lascia spazio all’errore, secondo loro è tutto a posto. Secondo noi, no. Quindi non potevamo che andare a “disturbare” il Giudice della sezione penale, facente funzione Presidente del Tribunale di Terni, il sior Massimo Zanetti.
EPILOGO
La sua candida risposta: «È stata fatta la perizia sulla stima ( del furgone, ndr), poi se è falsa sta all’acquirente denunciare chi l’ha fatta. Mi sembra molto difficile risolvere il problema, perché ormai è avvenuta l’assegnazione definitiva». Quanto alla questione dell’auto, invece, pare che sia stato proposto un rimborso. Il sior Zanetti comunque ha ragione, è prima della vendita il momento opportuno per fare verifiche, e non dopo. E anche se nel caso dell’immatricolazione l’errore è stato del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), che non ha investigato correttamente, nel secondo caso sarebbe spettato al nostro segnalatore verificare i chilometri dal libretto di uso e manutenzione prima dell’acquisto.